Acca Larentia, si grida al fascismo ▷ Terranova: “Capolavoro manipolatorio della sinistra”

Caso Acca Larentia, si grida allarme fascismo. All’anniversario dell’uccisione di tre militanti del Fronte della gioventù: Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, uccisi a Roma il 7 gennaio 1978 davanti alla sede del Msi, si son viste braccia tese e un “presente” comune al saluto fascista.
La commemorazione ufficiale è avvenuta prima, una volta che Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, e Miguel Gotor, assessore alla Cultura del Comune di Roma, hanno deposto la corona d’alloro sulla targa ricordo, migliaia persone si sono presentate di fronte all’ex sede del Msi.

Elly Schlein scrive pubblicamente su Facebook: “Roma, 7 gennaio 2024. E sembra il 1924”. Subito seguito da un annuncio di un’interrogazione parlamentare al Ministro Piantedosi. “Conforta l’indignazione che stanno suscitando le immagini della celebrazione di Acca Larentia: manca però all’appello, fra le voci, quella della presidente del Consiglio Giorgia Meloni”, così si aggiunge Sandro Ruotolo, responsabile Cultura e Memoria nella segreteria PD.
Francesco Borgonovo e Annalisa Terranova, giornalista de “Il Secolo d’Italia”, commentano in diretta l’accaduto e la risposta mediatica scaturitasi.