Scompare un’altra eccellenza italiana ▷ “Crolla definitivamente un modello di impresa”

Chiude l’ultima fabbrica di Maserati in Italia. Su un articolo sul Corriere di Torino parlano gli operai: “Qui venivano gli sceicchi, eravamo duemila, ora siamo sette e chiuderanno. Nei tempi d’oro lavoravano duemila persone, mentre oggi, per l’ultimo giorno di lavoro, siamo rimasti in sette. Fa male vedere chiudere per sempre un gioiellino del genere. Ricordo ancora quando venivano gli Sceicchi in elicottero dal Kuwait mentre ora siamo in mezzo al deserto”. Un’altra eccellenza italiana nel mondo lascia il nostro Paese per trasferirsi all’estero: “Io non riesco a leggerla questa cosa, guardate, mi dà proprio fastidio. Diciamo addio ad un’altra eccellenza italiana che ci ha inorgogliti negli anni ’60, ’70, ’80 e anche ’90 e poi piano piano è stata spogliata di tutto, trasferita come tante altre aziende. Adesso si chiude addirittura la fabbrica. Salutiamo gli operari da Maserati, siete nel nostro cuore. Poi io sono appassionato di auto, quindi figuriamoci, insomma, vedere Ferrari, Maserati sparite ormai…”

Al commento sconsolato di Fabio Duranti si aggiunge la considerazione sul modello di azienda italiano, ormai scomparso, di Vanni Frajese: “Il pensiero più bello lo hanno espresso loro stessi quando dicevano che era più di un lavoro, era una famiglia. Questo era il modello con il quale noi abbiamo creato tantissime eccellenze in Italia, cioè proprio il concetto di avere un’azienda che non fosse anglosassone, fredda, distaccata e attenta solamente ai bilanci, ma che avesse un fondo di umanità e di fratellanza. Con quel tipo di spirito tra l’altro si riescono a produrre capolavori di tipo artistico, artigianali, completamente differenti dalla produzione di massa; è andato via quel modello, cioè il modello di un’impresa che guardasse al lavoratore come una parte realmente essenziale di tutta la storia, per diventare semplicemente profitto”.