“Alla fine finisci sempre a parlare di Covid”. Francesco Borgonovo raccoglie il guanto di sfida dell’ascoltatore e risponde in diretta.
Il contesto è quello della richiesta d’archiviazione per Roberto Speranza nell’ambito dell’inchiesta annunciata da Fuori dal Coro e prontamente sgonfiata dai legali dell’ex ministro.
“Beh caro io“, risponde il vicedirettore de La Verità, “soffro molto questa cosa perché è stata attuata una discriminazione indegna, mai vista nella storia della Repubblica, ai danni di persone che non avevano fatto nulla e che esercitavano un diritto, sono state private del lavoro, private negli affetti della possibilità di uscire, trattate peggio delle bestie, e qualcuno secondo me ne deve rispondere, perché far finta di niente dopo questa cosa qui, visto che sono 70 anni che ancora andiamo avanti a cercare il fascismo che non c’è. Nonostante tutte le belle menate, le belle parole sui diritti, la tolleranza e quant’altro, bisogna andarci in fondo. Chi pensa di far finta di niente, di lasciar cadere tutto nel dimenticatoio, secondo me si sbaglia. Se poi dopo non esce niente, fa lo stesso, però almeno bisogna provarci a capire che cosa è successo, visto che ci hanno preso in giro, ci hanno mentito ripetutamente, ci hanno raccontato un sacco di balle e hanno affrontato male questa pandemia, perché poi se andiamo a contare i morti lo vediamo“.
“Quindi non è che sono io che sono ossessionato dal Covid, io me ne frego del Covid, me ne fregavo anche prima, sono loro che ci hanno ossessionato con questa malattia, e adesso dovrebbero assumersene la responsabilità“.