Meluzzi spiega in diretta la profezia di Severino ▷ “Chi detiene queste tecnologie avrà il potere”

Chi di noi, almeno una volta da qualche tempo a questa parte, non è incappato via social nel filmato di un personaggio famoso che pronuncia frasi di vario genere, parole che con tutta probabilità non sentiremmo mai uscire dalla bocca di un personaggio pubblico? I più esperti riconoscono a primo achito che trattasi di falsi, in molti cadono nel tranello. Di cosa si tratta? Video realistici a livelli inquietanti, generati dall’intelligenza artificiale. Il web esplode di queste riproduzioni, Tik Tok in particolare, dove i più giovani diffondono e condividono video di questo tipo. L’ultimo a dare scalpore è la riproduzione fedelissima di Andrea Giambruno, l’ormai ex compagno di Giorgia Meloni, intento a pronunciare frasi discutibili in merito al caso esploso in seguito alla diffusione degli ormai famosissimi fuori onda.

Proprio in merito alle potenzialità delle intelligenze artificiali e all’influenza che tecnologie possono avere sull’essere umano lo psichiatra Alessandro Meluzzi ha commentato ai microfoni di Fabio Duranti: “Penso che un grande pensatore, Emanuele Severino, spiegò ai suoi tempi quello che sta succedendo alla nostra società oggi. Severino scrisse che noi siamo abituati all’idea che il potere sia gestito da un’assemblea di uomini, di esseri umani, che si guardano, si parlano, dialogano e decidono. Ma ad un certo punto spiega una cosa, spiega che la politica è finita, perché l’umanità ha prodotto un sistema, la tecnica, che come un apprendista stregone è completamente sfuggito dalle mani dei più potenti“.

Severino ci dice che a un certo punto“, continua Meluzzi, “coloro che hanno il potere finanziario gestiranno parallelamente il potere della comunicazione e il potere della tecnologia combinati insieme. Ci dice ancora un’altra cosa che è ancora più inquietante: ad un certo punto questa tecnologia diventerà così potente da finire con lo scavalcare persino le forze che l’hanno generata, anche quelle finanziarie e anche quelle mediatiche. Questa tecnologia in qualche modo autonomamente camminerà per la sua strada e finirà col prendere in mano completamente persino i meccanismi che l’hanno creata“.