Hanno creato dei nuovi negazionisti: il potere si nutre di tutto questo

La nostra è un’epoca davvero strana, un’epoca nei cui spazi di levigata non libertà, le menzogne del potere ribadite senza tregua in forma ipnotica vengono accettate senza batter ciglio, mentre per la verità non bastano né la ragione né i fatti.
Poche volte si è riflettuto su come l’anti-complottismo sia semplicemente un complottismo rovesciato, egualmente distante da quell’atteggiamento critico della ragione pensante che si pone, per sua natura, a giusta distanza dal complottismo e dall’anti-complottismo.

Come il complottismo dubita dogmaticamente per partito preso di ogni discorso ammesso dai più, così analogamente l’anti-complottismo crede, con eguale carica dogmatica, ad ogni discorso del potere, se le beve tutte per non essere tacciato di complottismo.
Il complottismo finisce in tal guisa per essere il più fedele alleato dell’anti-complottismo, e dunque, dell’adesione acritica al regime discorsivo egemonico: per evitare la posizione estrema del complottismo si cade quasi sempre nella sfera dell’anti-complottismo e quasi mai nell’uso della ragione critica.

L’uso della ragione pensante viene a sua volta assimilato al complottismo e con esso viene evitato in ogni modo. Il potere allora, possiamo dirlo con certezza, necessita di forma vitale di complottisti per poter consolidare per reazione la posizione degli anti-complottisti cioè di chi se le beve serenamente tutte senza spirito critico. Il potere necessita del complottismo per consolidare l’anti-complottismo e per poter neutralizzare la sempre più ristretta cerchia di coloro i quali ancora sappiano pensare criticamente con la propria testa.

Il vero nemico del potere non è infatti il complottismo, il vero nemico del potere è il pensiero critico, che il potere neutralizza assimilandolo al complottismo e producendo per reazione anti-complottismo. Questo atteggiamento l’abbiamo visto più volte negli ultimi anni: al cospetto dell’emergenza epidemica, quando, per non cadere nelle spire del complottismo, i più precipitavano nell’anti-complottismo e si bevevano letteralmente ogni menzogna diffusa dal potere. Analogamente vediamo lo schema ripetersi ora con la questione del clima, ove, i più per non essere tacciati di complottismo, se le bevono tutte senza batter ciglio.

RadioAttività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro