L’opera di due straordinari uomini del passato che potrebbe cambiare il nostro paese

Dobbiamo cercare di riaprire dei circoli fisici dove la gente come oggi s’incontra, dove ci sia un punto di riferimento per le persone per venire a portare un proprio problema per venire a fare una propria richiesta questo è scomparso. Oggi noi pensiamo che aprire un circolo voglia dire aprire un gruppo su Facebook col nome del partito e della città. Questo ci stiamo abituando a fare. Se voi vedete quando dicono che il partito ha 150 circoli in tutta Italia, loro intendono dei gruppi sui social, dobbiamo tornare sul territorio. Io per l’ultima inchiesta che sto preparando, ho studiato il caso di Adriano Olivetti e sono rimasto sconvolto. È un personaggio che andrebbe ripreso in tutto e per tutto andrebbe raccontato ai giovani e il progetto politico che noi dobbiamo portare avanti era già stato scritto 50 anni fa proprio da Olivetti e si chiamava Comunità. Tutto partiva dai cittadini, tutto era comunità, a partire dalla fabbrica che lui aveva rivoluzionato.

Quindi io penso che ci sono degli uomini nel passato che hanno già tracciato un solco e noi dobbiamo avere la bravura di riprendere quella che è stata l’eredità che hanno lasciato personaggi come Olivetti, personaggi come Mattei. Dicono che dobbiamo riscrivere il piano energetico, il piano energetico del Paese già c’era e si chiamava Piano Mattei, ma non può essere il piano Mattei che oggi dice la Meloni. Dobbiamo riportare alla conoscenza dei cittadini quelli che sono stati gli uomini che hanno lottato, che hanno fatto la differenza per il nostro Paese e che l’hanno reso grande, che hanno dato la vita per renderlo sovrano. Però morti loro era morto il progetto perché non c’era la possibilità di divulgarlo. Noi oggi dobbiamo riprendere quei progetti, oggi che abbiamo le tecnologie a disposizione.