Ci hanno sempre mentito sulla nostra economia: siamo uno dei paesi più virtuosi d’Europa

Vediamo un attimo quelli che sono stati i mantra che hanno utilizzato per ingannare il popolo italiano.
Hanno detto che c’è stata in Italia troppa spesa pubblica, troppa corruzione.
Lo Stato ha sprecato soldi, quindi ha creato troppo deficit. Il deficit sommando ha creato il debito pubblico troppo alto.
Il debito pubblico troppo alto ha reso l’Italia inaffidabile per i mercati, facendo aumentare i tassi di interesse per finanziarsi.
Infine, i tassi troppo alti hanno fatto schizzare lo spread, il Paese ha rischiato il default ed è stato costretto a fare misure lacrime e sangue. Questo è il passaggio che ci hanno sempre raccontato dal ’92 ad oggi.
Dalla troppa spesa pubblica, alla corruzione e gli interessi sul debito pubblico.

I grafici loro, non miei, dicono che il debito pubblico italiano non è cresciuto con il crescere della spesa, bensì col crescere degli interessi sul debito. Quindi la finanza che ci accusava di “sprecare troppo”, in realtà era quella che ci faceva sprecare.

Nel nostro avanzo primario, che è la differenza tra tutte le spese e tutte le entrate di uno Stato, si nota che quello che l’Italia ha realizzato negli ultimi trent’anni la rende uno dei Paesi più virtuosi in Europa.
Ma quel segno più davanti diventa negativo quando si sommano gli interessi sul debito pubblico.
Dall’82 al 2002 abbiamo pagato di interessi una cifra che supera quella del debito pubblico.
In pratica il debito italiano si è fermato quasi completamente a causa degli interessi sul debito stesso.
Nel grafico dell’avanzo primario l’Italia è sempre in positivo, cioè ha sempre speso per gli italiani, e qua dico purtroppo, meno di quello che richiedeva in tasse. Non è giusto fare questa cosa qui, non ci possono accusare di aver fatto il contrario.

Avremmo dovuto spendere molto di più per italiani.
Abbiamo speso di meno di quello che abbiamo chiesto in tasse e ci accusano del contrario.
Ci dicono che noi abbiamo formato il debito pubblico per gli sprechi. Ma anche se c’era la cosiddetta “corruzione”, le mazzette, tutte le cose che facevano i ladri di polli, eravamo sempre in positivo. Quindi non era la mazzetta messa sotto alla scrivania, che la condanniamo per altre cose. Non è quella che ha fatto schizzare il debito pubblico.
Finché nel grafico non si sommano interessi sul debito pubblico noi siamo sempre in positivo. Tutti gli anni.
C’è un picco minimo soltanto un anno: eravamo il Paese più virtuoso d’Europa.

Se vediamo l’indice del disavanzo, cioè quand’è che siamo andati in negativo rispetto agli altri Paesi, siamo quelli che hanno avuto il minor disavanzo dal 91 fino al 2013. Se guardate il confronto tra Germania e Italia, notate quanto la Germania abbia sprecato più di noi. Avevamo la spesa pubblica più bassa. Chiariamo: la spesa pubblica è sacrosanta.
E loro ci dicono che ne abbiamo fatta troppa (e non è neanche vero).
I grafici parlano chiaro: noi eravamo il Paese più virtuoso d’Europa, ma ci dicevano il contrario perché era tutto per gli interessi della finanza speculativa.

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