“Fate presto”, i due titoli su Monti e Draghi che fanno la radiografia a 20 anni di lacrime e sangue

L’entrata nell’euro, il divorzio tra Banca d’Italia e Ministero del Tesoro e le privatizzazioni selvagge hanno portato il paese a diventare da quarta potenza mondiale a quarta nazione dei “pigs” d’Europa, così ci chiamano oltralpe.
L’errore è pensare che siano stati errori di percorso, scelte politiche sbagliate. Si tratta invece di azioni scientemente organizzate. Questo noi lo dobbiamo chiarire, dobbiamo “illuminare” le zone d’ombra.
I politici e i tecnici che si sono resi responsabili della svendita delle sovranità nazionali per gli interessi di oligarchie sovranazionali erano tutti membri ufficiali delle organizzazioni che hanno beneficiato di quelle scelte.

Non si è trattato quindi di errori di percorso.

Se noi potessimo fare una risonanza magnetica con contrasto al nostro Paese, si illuminerebbero tante metastasi tutte collegate tra loro. Tutte correlate a una sorta di cartello che ha imposto i propri uomini.
Come?
Utilizzando le crisi e strumentalizzando la paura.
“Fate presto” è il titolo che troviamo scritto in prima pagina su due giornali. Uno esce nel 2011, l’altro nel 2021. Stesso titolone a distanza di dieci anni: il primo riferito alla crisi dello Spread che ha portato un tecnico al Governo del Paese, il secondo riguardo il Covid, che ha visto Draghi sedersi sullo scranno del primo Ministro.

Monti e Draghi negli anni ’90 erano entrambi a occuparsi di quelle privatizzazioni selvagge che menzionavamo.
Non è un caso se hanno strumentalizzato due crisi diverse per imporre due governi a capo dei quali ci ritroviamo – non eletti – due elementi di quelle organizzazioni che porteranno avanti lo svuotamento delle sovranità nazionali in favore del famoso cartello finanziario internazionale.
Non è un caso. Non sono errori di percorso.

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