Il rapporto tra potere temporale e potere spirituale è cambiato in maniera significativa negli ultimi decenni. La morte recente di Papa Benedetto XVI ha risollevato alcune tematiche che riguardano le maggiori religioni del mondo. Spiega Fabio Duranti: “Oggi il potere non ha più bisogno della religione, anzi la religione cristiana è antitetica nei suoi valori fondanti al nuovo sistema neoliberista così sfrenato e quindi quest’ultima ha bisogno di distruggerla o quantomeno di personaggi che ne modifichino le caratteristiche. Proprio come è accaduto in altri settori. Così si fa passare l’idea che ci sia un uomo che può guadagnare miliardi mentre gli altri stanno morendo di fame“.

Il parere di Diego Fusaro è in linea con questa visione, aggiunge il filosofo: “Il potere nella modernità ha cercato variamente di cercare compromessi con la religione, di utilizzarla secondo l’alleanza trono altare,. La società dei consumi non ha bisogno di trovare accordi con la religione o di metterla fuorilegge , semplicemente la ingloba neutralizzandola. Il cristianesimo ci dice che il tempio è sacro perché non è in vendita, ma se tutto è in vendita nulla può rimanere sacro. Il sacro è indisponibile, su scala planetaria, oltre ad essere odiato il cristianesimo è odiato anche l’Islam in quanto religione della trascendenza identificata con il terrorismo. Ecco perché le analisi di Oriana Fallaci non mi convincono affatto: il capitalismo odia sia il cristianesimo che l’Islam“.