Sono nata e cresciuta in una famiglia che per vari motivi ha iniziato a dubitare dei medici e delle misure della medicina tradizionale spingendosi su ricerche alternative. In effetti non solo non ho eseguito prontamente il vaccino del Covid, ma non ho altri vaccini. Non giudicherei a priori le scelte di una madre e di un padre innamorati di una figlia perfettamente sana dopo aver subìto un aborto qualche anno prima. Anche le cure mediche che ho ricevuto sono quasi sempre (tranne in casi in cui servivano medicine chimiche come antibiotici, antidolorifici o cortisonici) state naturali.
Tuttavia, si fa presto a partire dalla ricerca di un’alternativa e finire in un girone infernale di complottismo. Durante il Covid i miei ci cascano.


Questa è stata la vicenda. Questa è stata la morale. Non abbiate paura, perché la paura blocca la vita“.

Madame, ma che stai a dì?
Le scuse della cantante vicentina che ora teme per la prossima partecipazione a Sanremo per le vicende vaccinali che la coinvolgono – avrebbe fatto ricorso a un falso green pass – sono alla stregua dell’inquisizione o dei pentimenti da regime socialista.
Per evitare quindi di essere additata come una pericolosa e terribile No Vax Francesca Calearo scrive un lungo post in cui sostanzialmente “scarica le responsabilità” sulla famiglia.
Dopodiché la strada della redenzione: fatte tutte le vaccinazioni ‘necessarie’ (curioso che siano tutte nell’arco di un mese) e scostatasi dalla strada oscurantista dei pericolosi genitori No Vax, madame si è redenta. Ora segue “la scienza”!

Ora, al di là dei giudizi, quello che fa impressione è la foga dell’inquisizione che costringe queste persone a inginocchiarsi e confessare. Perché c’è una differenza tra lo scegliere spontaneamente di dire “ho sbagliato” – non entriamo nel merito – e spingere la colpevole dentro il confessionale.
Senza dimenticare che migliaia di persone per questa storia hanno perso il lavoro; altre invece si sono vaccinate piangendo. Davvero si vuole continuare con queste forzature (benché stiano bene alla Corte Costituzuionale)?