La medicina moderna si basa su concetti e fondamenta che potrebbero essere stravolti da recenti scoperte scientifiche, che potrebbero, anzi dovrebbero, farci cambiare anche punto di vista sui modelli interpretativi della realtà. Spiega il dottor Frajese a ‘Un Giorno Speciale’: “Il modello di interpretazione della realtà, quello che ci vieni insegnato a scuola, è un modello meccanicistico, soprattutto a livello chimico. Un modello che funziona ma che è ovviamente limitato. Perché noi siamo qualcosa di più complesso della semplice materia e quindi quella che è l’interazione tra i corpi, tra i campi elettromagnetici e acqua per esempio, apre il campo ad altre interpretazioni su come i corpi interagiscono tra di loro”.
Questo diverso modello è possibile ritrovarlo in sperimentazioni che molto hanno a che fare con la nostra salute, continua Frajese: “Nel 2015 un articolo scientifico del quale non si parlò per niente, dimostrava che sulle linee cellulari di glioma che è uno dei tumori più aggressivi e meno trattabili sul sistema nervoso centrale, un preparato diluito nella maniera omeopatica, quindi senza la presenza delle molecole veramente all’interno, ma quella che si chiama la memoria di quella impronta energetica nell’acqua otteneva sulle linee cellulari degli effetti biologici estremamente importanti e misurabili. Questa era già la prova che si poteva avere un effetto sulle linee cellulare di tumore senza che ci fosse la sostanza chimica”.
Nonostante l’importanza di tali scoperte, nulla è cambiato, secondo Frajese “Questa semplice pubblicazione doveva stravolgere anche la maniera in cui si guarda alla medicina. Ma questo non può passare perché se passa la maniera di intendere la medicina e i miliardi che questa genera dovrebbe cambiare in favore di qualcosa di moto più complesso che andrebbe a toccare anche le emissioni elettromagnetiche“.
“Avremmo uno stravolgimento totale di cosa è o non è sano nella nostra vita“, conclude il professore.