In Brasile i sostenitori di Jair Bolsonaro continuano a protestare, stavolta superando i confini delle sedi istituzionali a Brasilia. Bolsonaro è stato sconfitto alle elezioni del 30 ottobre da Inacio Lula da Silva ma una parte del popolo non ci sta: dai social ai ministeri i manifestanti riescono a sfondare i cordoni di sicurezza, organizzandosi e poi assalendo il Parlamento.

Il Presidente brasiliano Lula definisce tramite conferenza stampa l’attacco come “vandalo e fascista” e schiera le forze federali fino al 31 gennaio. Sembra di ritrovarsi di fronte a remake brasiliano della Capitol Hill Washingtoniana.