Secondo round. Oggi prende il via la seconda fase in Consulta per giudicare se i decreti Draghi sull’obbligo vaccinale erano legittimi. Ieri è stata una giornata di confronto, ma anche di tensioni in aula. C’è stato un battibecco tra l’avvocato Augusto Sinagra e la Presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra, a quanto pare infastidita dal comportamento del legale che avrebbe intimato la Corte a prendere decisioni imparziali e senza conflitti di interesse. 
Uno dei motivi è che era stato nominato a giudicare all’ultimo minuto un magistrato che parrebbe aver redatto alcuni dei provvedimenti in oggetto sull’obbligo vaccinale. Dall’altra parte c’è stato l’intervento dell’Avv. Mauro Sandri, che ha portato prove circa la possibile falsità di tutti i dati pandemici: sui morti, sui contagi, sugli effetti avversi.

Sarebbe stata indentificata la malattia Covid con il virus Sars Cov2: in questo modo, ha riferito Sandri in relazione, è stata sovrapposta “la causa con l’effetto, due concetti scientifici totalmente diversi, in base cui “ogni soggetto rilevato positivo ad uno strumento in vitro” è diventato “automaticamente un malato di Covid”.

“I dati sui morti, i dati sui contagi, i dati sugli effetti avversi sarebbero tutti sbagliati, sarebbero tutti farlocchi. Avete capito bene. Cioè l’avvocato Sandri ha detto alla Corte che i DPCM, i decreti legge sarebbero illegittimi perché i dati sono sbagliati. Ci ha rivelato che i dati dell’Istat e i dati dell’Istituto superiore di Sanità sono stati calcolati in modo sbagliato. La costruzione che noi abbiamo avuto di questi due anni di pandemia è sbagliata. Sarebbe sbagliato tutto quello che i cittadini hanno subito le discriminazioni, il green pass, le sospensioni, la parte degli arresti domiciliari perché sono stati arresti domiciliari erano tutti basati su dati falsi. Sarebbero tutti basati su dati falsi. La Corte si è riservata di decidere, probabilmente ci metterà una ventina di giorni adesso ci sarà una seconda udienza nel pomeriggio. L’avvocato Sandri ha sempre chiesto che venga chiamato un consulente perché i dati, appunto, sarebbero sbagliati. E quindi mentre fuori noi subivamo l’attacco della pubblica sicurezza che ci allontanava anche come giornalista dalla piazza del Quirinale cioè dove risiede quello che rappresenta il popolo italiano cioè il Presidente di questa Repubblica. Ecco dentro l’avvocato Sandri diceva alla Corte che i dati su cui hanno costruito tutta questa narrazione sarebbero farlocchi”.

Questo il riassunto della giornalista Raffaella Regoli fuori dalla Consulta.

La relazione dell’Avv. Mauro Sandri