Anche a causa dei fenomeni recenti come la pandemia e i crescenti scontri sul web e nelle televisioni, le voci non allineate stanno incontrando sempre più difficoltà. Il clima ostile verso chi sostiene posizioni diverse da quelle del mainstream porta eventuali sostenitori di queste idee a imporsi di tacere, per evitare di essere travolti dall’odio e dall’emarginazione. “Molti miei coetanei sono in questa condizione: la pensano come me, mi seguono con interesse, ma sono costretti a stare in silenzio e a nascondere la nostra amicizia per paura del giudizio degli altri” spiega il giovane blogger Roberto Demaio. “Mi è anche capitato di parlare con altri ragazzi in ambito universitario che, dopo aver ricevuto da me informazioni e documenti, mi hanno detto che non avrebbero neanche aperto i file per paura di quello che avrebbero potuto leggere al loro interno. La situazione è preoccupante“.

Una scelta fatta per rimanere felici nella loro ignoranza? “Alcune realtà sarebbero forse difficili da accettare, quindi si ha paura di informarsi. Nel caso di alcuni documenti relativi ai vaccini covid, dopo che io ho mandato documenti relativi al caso a persone plurivaccinate loro mi hanno risposto che non avrebbero letto perché ormai non si torna indietro e preferivano non saperne nulla. Temo sia difficile accettare il fatto di aver subito una sperimentazione sulla propria pelle e questo cambio di rotta sul modo di pensare questo tema. Un anno fa bastava una mia storia Instagram per farmi scatenare contro miei coetanei armati di insulti e fact checking, oggi c’è silenzio totale. Hanno smesso. Qualcuno ha chiesto scusa, ma parliamo di uno su cinque. Qualcosa sta cambiando, la strada si sta liberando“.