Potere e soldi sono tra i principali intrecci che influenzano le dinamiche sociali. Lo sa bene Alessandro Meluzzi. Lo psichiatra definisce così la collettività che asseconda sempre la vulgata: “Il 90% dell’umanità è una massa inerziale che non avendo un pensiero proprio segue il potere. E’ così oggi ed era così anche in passato”.

Gli fa eco il Prof. Alberto Contri: “Quando ero in Rai avevo a che fare con un notabile dei Democratici di Sinistra, con cui mi capitava di andare in vacanza. Lui mi disse apertamente che si sarebbero alleati con i poteri forti“.

Poi, la stoccata alla stampa: “Oggi questo vale anche per i giornalisti: in una recente conversazione con alcuni di essi ho posto la questione dell’indipendenza delle testate da potere e inserzionisti. Un tempo la divisione tra pezzi sponsorizzati e non era netta, oggi è molto più sfumata. Inoltre, i giornali stanno perdendo sempre più lettori e importanza, ma la pressione che il denaro ha su di loro ha bucato la parete tra informazione e pubblicità, invadendo le notizie. Pubblicità e articoli si assomigliano in modo incredibile, e anche gli articoli tra loro: basta guardare i titoli. Con la crisi che avanza sarà sempre peggio”.