Sebastian Vettel 10 e lode

Al suo canto del cigno gommato, saluta la Formula Uno un campione tutto sommato sottovalutato: pilota completo, veloce, lucido a livello gestionale. Tutto quello che aveva da dimostrare, lo aveva già dimostrato prima di arrivare in Ferrari, dove è capitato in un momento di confusione gestionale e ridimensionamento economico. In ogni caso, fin quando è rimasto a Maranello, ha dato più lui alla Rossa che la Rossa a lui.

Max Verstappen 10 e lode 

Finisce come al solito: salutando la compagnia per poi vederla piccina negli specchietti. 

Red Bull 10 e lode 

In questa stagione, dopo un inizio incerto, lo sviluppo progressivo ha portato all’ottenimento di una monoposto perfetta, nella sintesi tra potenza dei propulsori Honda e ottimizzazione della componente aerodinamica. Si è visto dal rendimento medio del passo gara. 

Charles Leclerc 9

Una gara fantastica come coronamento di un anno in cui il valore delle prestazioni è stato indiscutibile, in gara e soprattutto sul giro secco. Tutto questo lo consideriamo al netto di ciò che la Ferrari gli ha tolto con gli errori strategici al muretto. Secondo posto sacrosanto nel Mondiale piloti. 

Carlos Sainz 8,5

Dopo un inizio di campionato faticoso nell’ interpretazione della F175, ha fornito prove progressivamente convincenti, evidenziando anche una costanza di prestazioni livellata verso l’alto. 

Lewis Hamilton 8

Ha progressivamente mostrato il suo valore in un anno in cui l’unica competizione che poteva onorare era quella di mettere la sua classe e la sua esperienza al servizio dello sviluppo di una macchina che in vista della prossima stagione tornerà, vedrete, a prendersi la scena. 

George Russell 8

È stata la consacrazione del suo valore di pilota, in un anno di sperimentazioni ed eccessi, poi mitigati, a livello ingegneristico per la Mercedes. 

Fernando Alonso 7,5

Con una macchina fragile, che lo ha tradito anche oggi, una stagione di classe indiscutibile e orgoglio leonino. 

Toto Wolff 7

Una seconda metà di stagione all’insegno della diplomazia, anche e soprattutto comunicativa. Quali assi ha nella manica per il 2023?

Alfa Romeo 6 +

Tutto sommato sempre sulla linea del decoro, a volte un poco oltre, con una coppia di piloti azzeccata. 

Ferrari 6 –

Un voto cumulativo, con i tanti aspetti da valutare nel corso della stagione. La vettura è risultata più competitiva rispetto al 2021, questo è indubbio. Al tempo stesso, lo sviluppo si è rallentato, fino a fermarsi, nell’ultimo tratto nel Mondiale. Mettiamoci poi gli errori decisionali a livello di strategia durante le gare: esce una sufficienza non robusta, ma decorosa. A questo punto bisogna sapere, subito, chi sarà al timone della gestione sportiva. 

Sergio Perez 5,5

Obiettivo seconda piazza fallito; ha fatto lo scudiero tutto l’anno ed è stato perfetto, ma al tempo stesso ha mortificato la sua competitività. Contento lui. 

Alpine 4,5

Fragilità strutturale di una monoposto che ha mortificato il valore dei due piloti. 

Nicholas Latifi 3

Poco prevedibile, a tratti pericoloso.