Rui Patricio 5,5
Un paio di cose fanno storcere il naso: i gol, in particolare. Un po’ più il primo del secondo. Ma insomma…

Mancini 6
Deve fare il guardiano fino alla fine, con gran fatica, ma con meno colpe di altri.

Smalling 6
Non può mai dismettere la soglia di attenzione; alcune lacune dei compagni dicono perché.

Ibanez 5,5
Alterna strapotere fisico a lacune quanto a posizionamento e attenzione.

Celik SV

Cristante 6 –
Gran lavoro in copertura, corsa, qualche buona intenzione a livello di suggerimenti, presidio tattico contro una squadra molto organizzata.

Matic 6
Organizza e tampona contro un cliente parecchio scorbutico, che alza e abbassa a piacimento i tempi di gioco.

Zalewski 5,5
Cambia fascia, cresce nella ripresa, poi è uno dei colpevoli nell’episodio che costa la partita. Assiste al cross avversario.

Dybala 6 +
Si accende a tratti, segna il rigore. Poi anche lui viene abbastanza limitato dal reticolato tattico degli iberici.

Zaniolo 4,5
Deve alzare la testa, in senso fisico e metaforico.

Abraham 5,5
Si danna l’anima, il pubblico lo capisce, ma sta mancando lui per primo alla produzione offensiva della Roma.

Spinazzola 5,5
Ha inciso, ma ha fatto lo spettatore sullo stacco di Luiz Henrique. L’episodio costa la partita alla Roma.

Belotti 5,5
Non impatta, spesso anticipato.

El Shaarawy 5,5
Rodaggio.

Camara 5,5
Entra senza caratterizzare l’ultimo tratto di gara con la sua intensità.

Mourinho 5
Il Betis detta trame e ritmi, nella ripresa si abbassa per aspettare l’occasione, la Roma la concede. Stavolta i cambi non incidono.

Paolo Marcacci