Stasera dalle 18.30 sarò sul palco di Campo de’ Fiori con Gianluigi Paragone e altri candidati per il comizio di fine campagna elettorale. Seguirà domani il comizio di Milano.

È stata una campagna elettorale intensa che ci hanno reso difficilissima, mettendoci ogni tipo di bastone tra le ruote. A partire dalla raccolta firme in pieno agosto per poi proseguire con continui attacchi mediatici al fine di delegittimare il nostro operato e provare ad attribuirci ogni tipo di etichetta possibile: la più falsa e pretestuosa sicuramente è quella di essere degli estremisti.

Siamo radicali è vero: siamo radicali nel difendere gli interessi nazionali; siamo radicali nel difendere gli italiani; siamo radicali nel difendere il made in italy; siamo radicali nel difendere le piccole e micro imprese italiane; siamo radicali nel difendere il potere d’acquisto degli italiani.

Per difendere queste battaglie siamo dell’idea che c’è poco da essere moderati. Nessuno lo è stato con noi italiani e nessuno lo sarà con noi in futuro. Quindi su certi temi siamo stati decisi e determinati. Ma questo non ha assolutamente nulla a che vedere con gli estremismi, nulla a che vedere con le ideologie che vorrebbero artatamente attribuirci.

Sanno ovviamente che la raccolta firme – in tutta Italia e con un incredibile fretta – ci ha reso in qualche modo vulnerabili. Ci ha reso vulnerabili ad attacchi, ci ha reso vulnerabili ad infiltrazioni che poi il sistema avrebbe utilizzato contro di noi alla vigilia del voto: proprio quello che è accaduto.

Quindi l’operazione è stata portata avanti in maniera minuziosa ma gli infiltrati hanno potuto fare ben poco perché la maggior parte dei territori erano presidiati. Alla fine chi voleva attaccarci si è reso patetico provando a rilanciare singoli episodi di singoli territori meno presidiati da noi del partito. Vi ricordo che uno dei giornali che ha provato a portare avanti questa operazione è lo stesso “Fan Page”, che il sottoscritto ha dovuto denunciare penalmente per aver utilizzato un mia fotografia in un articolo dal titolo fortemente diffamatorio, nonostante in quell’articolo il mio nome non fosse mai menzionato.

Questo è per farvi capire il tipo di giornalismo “a orologeria” utilizzato dal sistema che noi combattiamo per provare a depotenziarci: bene, non ci sono riusciti, il partito è in crescita. Errori ne abbiamo fatti sicuramente, inutile negarlo chi non fa non sbaglia, ma siamo persone per bene, siamo limpide come l’acqua, e siamo da sempre dalla parte del popolo senza ideologie ma con molti ideali, senza estremismi ma con tanta determinazione. Ci vediamo stasera in piazza. Da sempre dalla parte del popolo.

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