“Ci siamo illusi che la nostra società avesse superato gli orrori del passato, quelli che studiavamo nei libri di storia. Non so se i giovani li studiano ancora, perché secondo il principio della cancel culture dobbiamo cancellare, resettare e ricominciare dal principio una nuova storia a vantaggio di chi ha le le leve del comando”.

Conoscere il passato è importante. Non si possono ‘eliminare’ dai libri di storia parti fondamentali del processo che ha creato l’Occidente di oggi. Secondo Treccani l’avanzamento della cultura, delle conoscenze scientifiche e delle libertà sono parti fondamentali dello sviluppo dello progresso, e una delle libertà più importanti è quella di conoscere il passato.

Dobbiamo sapere, ad esempio, che la crescita economica e, di conseguenza, sociale sperimentata dall’Occidente negli ultimi secoli è stata dovuta alla disponibilità ed economicità dei combustibili fossili, e alla capacità di creare ricchezza finanziaria su questa base e che ora questa situazione è cambiata. Dobbiamo sapere che la situazione attuale, con i prezzi dell’energia alle stelle, è una conseguenza di quello che è venuto prima, non un evento improvviso.

Purtroppo però, come dice Fabio Duranti: “Il conoscere la storia, per chi vuole dominare, è un problema. Più ignoranti ci sono e più è facile governare: gli puoi raccontare di tutto. La nostra evoluzione riguarda anche la cultura, il sapere delle cose e tramandarle, cose come la paura di alcuni gesti come qualcuno che ti mette le mani addosso o che ti vuole infilare un ago in una vena. Questi istinti naturali vengono dall’evoluzione che se viene interrotta si ferma. Di cosa aver paura, da cosa difendersi, questo è quello che vorrebbero resettare alcuni soggetti che hanno le leve del potere, semplicemente perché hanno denaro”.

“Piano piano, una cosa per volta, ci stanno togliendo tutto. La finestra di Overton funziona così. Ci sono i metodi per portare via tutto anche le case. Intanto un po’ di libertà l’hanno portata via“.

La dimostrazione che la libertà non esiste l’avete avuta perché se la libertà è un qualcosa che può essere concesso da qualcuno allora non è libertà, è una concessione, al limite possiamo chiamarla libertà provvisoria, che comunque non è libertà”.

“Oggi i beni essenziali sono in mano a privati, avevano detto per migliorare il servizio e abbassare i costi, in realtà il servizio è peggiorato e i costi sono lievitati. È ovvio che se i servizi essenziali finiscono in mano a privati che possono deciderne il prezzo, siamo totalmente in balia dei dominatori”