Ha fatto scalpore la notizia riportata qualche giorno fa dal Corriere della Sera di uno studio di The Lancet che presenta come una novità il fatto che cure precoci del Covid a casa con antinfiammatori avrebbero ridotto del 90% le ospedalizzazioni. La giornalista Angela Camuso, da oltre due anni in prima linea nel documentare le mancanze e le contraddizioni nella gestione della pandemia, è uscita ieri con un’inchiesta su La Verità.

Medici inascoltati: Sileri sapeva, ma poi…

“Ad aprile 2020, il Ministero della Salute ha ricevuto ben tre appelli che vengono firmati da diversi gruppi di medici e che dicono – pur essendo scollegati tra loro – la stessa cosa: ‘Guardate che stiamo sbagliando strategia. Non va bene aspettare a casa con la vigile attesa e la tachipirina perché abbiamo visto che nel momento in cui andiamo a trattare questi pazienti immediatamente, con una serie di farmaci, non si aggravano e non vanno a finire in ospedale, tranne che in minime percentuali. Dovevano essere quantomeno ascoltati. In particolare, il Viceministro Sileri – che io ricordo essere un medico – riceve a mano uno di questi appelli che gli viene consegnato dall’allora parlamentare Emilio Carelli, e Sileri risponde a una di queste Dottoresse ringraziandola per la segnalazione e avvertendo che avrebbe mandato tutta AIFA e che le avrebbe fatto sapere. Non è accaduto nulla per mesi e mesi”.

La responsabilità di tutti quei morti

“Di fatto la storia della pandemia sarebbe da riscrivere. La notizia uscita sul Corriere della Sera è quello che hanno detto per due anni e mezzo i medici delle cure domiciliari e che io ho documentato in un’inchiesta vastissima per Fuori dal Coro in due anni e mezzo, ovvero che l’abbandono sistematico dei malati di Covid a casa, la loro mancata assistenza medica e le mancate terapie precoci hanno provocato di fatto la maggioranza dei morti. Su La Verità abbiamo pubblicato due pagine, contenenti anche un’intervista al Professor Pietro Lugi Garavelli, infettivologo di Novara, che riferisce quello che già si sapeva, cioè che il Piemonte nel 2020 ufficializzò un protocollo di cure precoci, e lui ne parlò anche al Senato. E poi ci sono stati gli appelli da aprile 2020 che sono arrivati al Ministero, che quindi non poteva non sapere”.

Tutto il mondo deve sapere

Per Camuso, questa notizia dovrebbe uscire anche fuori dall’Italia: l’Italia, che è stato il primo Paese a subire la diffusione dei contagi, il primo in cui è stata scoperta una cura efficace del Covid basata sull’intervento tempestivo a casa, con farmaci che già c’erano. I medici hanno detto al Governo: ‘Abbiamo scoperto che se dai subito questi farmaci, il malato non si aggrava quasi mai; se tu non glieli dai, il malato si può aggravare’. E il Governo ha fatto finta di niente. Quindi voi capite la responsabilità non solo nei confronti di tutte le vittime, della società che è stata mandata in questa situazione economica disastrosa per questi lockdown che non avrebbero avuto senso, ma anche nei confronti di tutta la comunità internazionale?”.

Le bugie non finiscono qui

Ho documentato in presa diretta le ambulanze che andavano, ancora a settembre 2021, sotto casa delle persone che erano svenute da 4-5 giorni con gli operatori che dicevano ai parenti che bisognava aspettare con la tachipirina e vedere come sarebbe andata. Non stiamo esprimendo opinioni, porto qui una testimonianza sulla base di un lavoro di documentazione. E adesso stiamo assistendo all’ennesima manipolazione della realtà perché tutti coloro che fino all’altro ieri hanno vituperato, offeso, denigrato e diffamato i medici delle cure domiciliari e hanno detto che non c’erano farmaci e che l’aspirina non andava data adesso stanno dicendo le ennesime bugie, ossia che loro queste cose le avevano sempre dette, quando non è vero: ci sono le prove.