Le nuove tecnologie robotiche sono divenute elemento cardine del futuro della medicina. Attraverso nanoparticelle e micro-robot, molte patologie possono essere controllate con comandi a distanza. L’utilizzo di tale strumenti può rappresentare una cura innovativa per molte malattie ma allo stesso tempo solleva giganteschi dubbi etici sulla loro legittimità.

Ascoltando in modo approfondito le parole del Ministro Cingolani durante un convegno del 2014, dopo il discorso analizzato sul rapporto tra popolazione e risorse, emergono con forza molte domande sulle conseguenze delle nanotecnologie mediche. Chi potrà attivare da remoto le sostanze contenute nei nuovi dispositivi robotici? In che modo verranno programmate tale macchine microscopiche ad alta tecnologia? Il prof. Alessandro Meluzzi e Alberto Contri mettono in evidenza tutte le criticità di queste tecnologie promosse dal futuro Ministro ma soprattutto il forte conflitto d’interesse legato alle società mediche del miliardario Bill Gates.