Il Dottor Vanni Frajese è sceso in campo al fianco di Italexit di Gianluigi Paragone per abolire ogni forma di obbligo vaccinale e ripristinare la libertà a ogni livello. Anche qui, torna il tema della raccolta firme, con cui Frajese deve fare i conti: “Anche la tempistica della caduta del Governo è abbastanza sospetta, in ogni caso la raccolta firme in questo periodo è piuttosto complessa. Questo è un segnale che dovrebbe far riflettere perché sembra quasi ci sia paura nei confronti delle idee che i nuovi gruppi stanno portando avanti, quindi si cerca di tirarli fuori dalla competizione fin dall’inizio in maniera assolutamente antidemocratica per poter continuare i propri giochi”.

Tra i problemi principali di questa campagna elettorale però spicca l’astensionismo. “Il Paese ha in sistema elettorale particolare, per cui se anche si presentano a votare 10mila persone, comunque il Governo viene fatto sulla base di quel voto lì. Ci sono ovviamente forze presenti sul territorio da molto tempo, che hanno una struttura molto ben organizzata e che portano regolarmente le persone a votare a prescindere da quello che fanno di positivo o di negativo. Quindi l’invito a non votare significa lasciare il campo a quello che c’è stato fino ad adesso: l’unico motivo per cui mi sono candidato è proprio per evitare di vedere che i miei incubi si realizzino, con Speranza di nuovo Ministro della Salute. Capisco ci sia una delusione per la frammentazione del dissenso, che tutti avrebbero voluto riunire in un campo largo in maniera tale da poter incidere in modo differente. Per adesso non si è riuscito a farlo per una serie di ragioni anche comprensibili: è difficile abbandonare le proprie idee e ideologie del passato per volgere lo sguardo su qualcosa di diverso”.

Perché votare, allora? “Se uno vota può fare una cosa giusta, è un tentativo di dare una direzione secondo le proprie idee al Paese; se uno non vota, la lascia a quei partiti che sono strutturati da un ventennio in un modo che non porterà l’Italia nella direzione desiderata da moltissime persone. Quindi, se quelle tantissime persone sono scontente del sistema ma decidono di non votare fanno un favore a quella politica lì. Questo malcontento è comprensibile, d’altronde siamo nell’era post-M5S: il tradimento è stato così forte che molta gente non ci crede più. Il problema è che non votando non si fa altro che avere gente come Letta, che detterà la nostra vita”.