In un precedente intervento a Lavori in corso, il Professor Paolo Becchi aveva ipotizzato che lo strappo tra Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle non fosse necessariamente definitivo, ma che invece Letta e Conte potessero essersi dati ‘appuntamento’ a dopo le elezioni: nel caso in cui il Centrodestra non raggiungesse la maggioranza assoluta, a quel punto i due potrebbero rimettersi insieme. Ipotesi oggi ventilata anche da Goffredo Bettini su Il Corriere della Sera. Segno che quella di Becchi non fosse solo una boutade.

Secondo il filosofo, “Il problema è che i due fanno i conti senza l’oste perché partono dal presupposto che la coalizione di Centrodestra non abbia successo e che il Presidente della Repubblica possa dare l’incarico al primo partito, nell’ipotesi che Letta riesca a vincere anche di pochissimo contro Giorgia Meloni. A quel punto, si riformerebbe il Governo con il M5S. Ma questa è un’ipotesi che non si verificherà perché il Rosatellum, la legge elettorale attuale, premia le coalizioni. Nelle elezioni precedenti questo non ha funzionato perché il M5S ha ottenuto un risultato che non era stato previsto da nessuno, e questo ha fatto sì che il Rosatellum abbia finito per non funzionare, ma il fatto che non abbia funzionato una volta non significa che non possa funzionare la volta dopo, soprattutto quando una terza forza così potente non c’è: non possiamo certo dire che Calenda e Renzi insieme facciano l’exploit del M5S. Quindi, a questo punto, premieranno la coalizione, e questo significa che molto probabilmente il 45%-46% dei voti li avrà il Centrodestra, che avrà quindi oltre il 60% dei seggi. A quel punto, il Presidente della Repubblica a chi darà l’incarico? Se i tre cominceranno a litigare e non ci sarà un accordo sul nome, potrebbe delinearsi uno scenario diverso“.

Una strategia, quella di Enrico Letta, che pare non abbia portato i frutti sperati: “Letta ha tentato un’operazione: li metto dentro tutti, tranne il MoVimento 5 Stelle. Aveva un suo senso, ma quest’idea non è andata in porto e realisticamente il PD ne dovrebbe tener conto. Ora cosa può fare? Alzare il telefono e chiamare Beppe Grillo, e mi dicono che questa cosa lui non lo farà mai. Il M5S ha due fiori all’occhiello da giocarsi: il reddito di cittadinanza e il Superbonus al 110%. Alla luce di ciò, il 10% e anche più al Sud lo raccoglierà. In ultima analisi, se c’è qualcuno che consegna il Paese alle Destre quello è proprio Letta.

Di seguito, l’intervento del Professor Becchi:

https://youtu.be/SGR9wWDagHs