Il DDL concorrenza continua a suscitare proteste e critiche. Se l’articolo 10 del provvedimento è stato stralciato dopo la partecipata protesta dei tassisti, l’impostazione della legge sulle privatizzazione è rimasta essenzialmente intatta.

Il rischio, come denuncia in Parlamento Andrea Vallascas di Alternativa C’è, è la svendita di importati asset italiani, dalle spiagge ai servizi sanitari fino ad arrivare a beni primari come l’acqua. Per Vallascas si assiste in tal modo ad un vero e proprio colpo di coda del governo Draghi, una posizione voluta e imposta dal vincolo esterno dell’Europa.