Noi stiamo per consegnare al fallimento quasi certo il 70% delle aziende italiane della manifattura, cioè quelle aziende considerate “energivore”, che tra l’altro sono la maggioranza delle piccole e medie imprese italiane.
Stiamo rischiando oltretutto di non poter più esportare il nostro made in Italy, lo abbiamo visto con i calzaturifici che lavorano in gran parte con la Russia e anche in questo caso, a causa delle misure imposte da Mario Draghi come le sanzioni, ci rimetteranno le piccole e medie imprese.

Questo era tutto scritto nel report del G30 redatto anche da Mario Draghi prima di diventare premier, un report dove era previsto il crollo delle PMI in favore delle grandi aziende transnazionali: ci hanno provato con il lockdown, ci hanno provato con misure che ci hanno detto essere “di prevenzione per la pandemia” e ora lo fanno con le sanzioni alla Russia, che portano al caro del gas, del petrolio, all’aumento delle bollette e alla chiusura delle esportazioni verso un paese che ha sempre collaborato con noi.
Come si fa a non capire che tutto questo era voluto da Mario Draghi? Si tratta di un economicidio messo nero su bianco, e fa parte di un progetto preciso che mira a far fallire il comparto delle piccole e medie imprese italiane.

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