Il video è perla d’archivio televisivo. Indro Montanelli guarda il suo interlocutore e rispondendo alla domanda sulle sorti italiane non ha dubbi: “L’Italia non ha futuro”. Le sue parole sono nette e lucide allo stesso tempo. Per Montanelli, figura chiave del giornalismo e della cultura italiana, il Bel Paese sarà destinato ad un futuro oscuro, inglobato nei meccanismi internazionali e perso nell’oblio stesso della sua memoria.
Un paese che non ha memoria di se stesso e del suo passato non ha futuro, questo il pilastro del ragionamento logico di Montanelli. Vivendo in un eterno presente senza profondità, l’Italia sarà condannata all’insignificanza storica. Questo significherà la fine degli italiani? Nulla affatto, spiega Montanelli, proprio il loro vizio alla dimenticanza nazionale li renderà adatti a muoversi nel mondo fluido globale, pronti ad essere fagocitati velocemente da nuove identità e dallo spirito del tempo.
Il prof. Alessandro Meluzzi prendendo spunto dalle parole di Montanelli riflette sulle sorti degli italiani aprendo uno spiraglio di speranza. Secondo il professore proprio la stessa natura anarchica, geniale e sregolata renderebbe il popolo italiano una possibile resistenza indipendente e attiva al potere globale. Una spina nel fianco nei piani del Great Reset.