Finalmente è stato dato alle stampe il mio nuovo libro inchiesta dal titolo “Perché il conflitto è NATO”.
Voglio chiarire che in Ucraina in questo momento si stanno decidendo le sorti geopolitiche dell’intero pianeta. Chi non avrà una chiave di lettura completa di quegli eventi, non potrà comprendere cosa accadrà nei prossimi anni all’intera Unione Europea e di conseguenza anche all’Italia.
É importante chiarire che eventi che apparentemente sembrano cosi lontani da noi in realtà avranno delle enormi implicazioni sulla nostra stessa vita. Se certi potenti apparati statunitensi potranno continuare ad imporre il proprio modello unipolare senza che ci sia un blocco contrapposto capace di bilanciare quello strapotere egemonico questo dipende tutto dall’esito del conflitto in Ucraina. Il successo o meno del famoso grande reset politico, economico e sociale preconizzato dai globalisti alla corte del World Economic Forum – che loro vorrebbero imporre al mondo – dipende dalla riuscita o meno dalla conquista dell’Ucraina e dal suo utilizzo come avamposto in funzione anti-russa. Quindi l’egemonia statunitense nel mondo è strettamente legata alla sua conquista di questo paese.

“Perché il conflitto è NATO” non è un’inchiesta semplice, è però un inchiesta indispensabile per capire certi scenari. É forse il primo libro al mondo dove i titoli dei vari capitoli danno già le risposte a quanto sta accadendo, quindi la risposta è già nel titolo. “Perché il conflitto è NATO” rende immediatamente chiaro chi sia il responsabile occulto di quanto sta accadendo in Ucraina.

Il capitolo dal titolo “chi USA la propaganda?” chiarisce subito chi sta gestendo la nostra informazione, chi ha elaborato le strategie mediatiche per imporre il pensiero unico.
C’è un capitolo dal titolo “chi USA i neonazisti in Ucraina?” in cui spiego chi ha gestito la manovalanza neonazista in quel paese per fomentare le rivolte di piazza utili ad imporre dei governi filostatunitensi.

Nel libro viene fatto un parallelo tra quanto accaduto in Ucraina e quanto è accaduto precedentemente in Georgia, dimostrando quindi l’esistenza di un vero e proprio format. Coincidono, infatti, i finanziatori delle rivolte in entrambi i paesi. Coincidono i metodi utilizzati, che andrò ad esaminare nel dettaglio. Coincidono addirittura gli esecutori materiali: ci sono personaggi chiave che sono stati utilizzati in entrambi i paesi. Un esempio: il presidente georgiano Saakashvili soprannominato proprio “L’americano”, colui che andò in guerra con Putin nel 2008 è lo stesso che ritroveremo in piazza Maidan in Ucraina a Kiev nel 2014 e addirittura come governatore di Odessa (Ucraina). Dettaglio essenziale, ma quasi sconosciuto ai più, è che i cecchini che nel 2014 spararono sulla folla e sulla polizia in piazza Maidan erano in gran parte proprio georgiani ed erano uomini di Saakashvili l’americano. Questi sono dettagli ampiamenti dimostrati nel libro, grazie anche alle tante autorevoli fonti citate.

Poi c’è un capitolo dal titolo “chi USA i bio-laboratori in Ucraina?” che anticipa quelle che saranno le analisi all’interno del libro degli accordi firmati tra il dipartimento della difesa statunitense e il ministero della salute per la gestione di laboratori contenenti – come scrivono nell’accordo – dei pericolosi agenti patogeni che potrebbero essere utilizzati per armi biologiche, dato che si tratta di laboratori dell’ex Unione Sovietica che in passato erano nati proprio per quello scopo. Dettaglio poco noto, anche in questo caso, ma indispensabile, questi accordi sono stati firmati tanto in Ucraina quanto in Georgia. Il ministro della salute georgiano diventerà in futuro il ministro della salute ucraino. Con un’appello finale al popolo ucraino nel libro dimostrerò come loro siano stati ampiamente vittime anche di nemici a cui hanno aperto inconsapevolmente le porte di casa e sono proprio quei nemici che hanno poi fomentato, indotto e reso praticamente inevitabile l’intervento esterno di Putin. C’è infine il capitolo dal titolo “Zelensky è stato usato o è un traditore NATO?” anche qui una domanda che trova riposta nel titolo.

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo