Dietrofront dell’OMS. Dopo le critiche piovute sul modello svedese per l’eccessiva liberalità delle sue norme anti-covid, è la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità a fare retromarcia sancendo il successo di Stoccolma nel contrasto al virus. I nuovi dati messi a disposizione del massimo organismo mondiale nel settore sanitario mettono finalmente nero su bianco attraverso un”analisi statistica l’efficacia delle misure svedesi.

Riducendo al minimo le libertà dei cittadini per quanto concerne lockdown e mascherine, i numeri sulla mortalità della Svezia sembrano non lasciare dubbi. Confrontando il modello della Svezia con gli altri paesi europei e in particolare con l’Italia emerge una valutazione estremamene positiva dei dati del paese scandinavo.

Secondo l’analisi numerica condotta dall’OMS il Regno Unito ha registrato 109 morti per 100.000 abitanti, la Spagna 111 e la Germania 116. La Svezia si è classificata invece al 101° posto con un tasso di mortalità di 56 decessi per 100.000 persone, ben al di sotto della media europea di 90. L’Italia è invece ai primi posti nel vecchio continente con 133 morti.

Il prof. Giovanni Frajese e Alessandro Meluzzi sottolineano tutte le incongruenze del sistema sanitario italiano nel confronto con la Svezia. Pur puntando su misure di forte limitazione della socialità, lockdown, green pass e obbligo mascherine, il modello dell’Itala sembra non aver raggiunto obiettivi significativi e aver al contrario ottenuto un contenimento della mortalità inferiore a quello svedese.

Il prof. Giovanni Frajese e Alessandro Meluzzi in diretta