La pandemia e ciò che ne è seguito hanno lasciato tracce profonde nella nostra salute mentale. Come sappiamo bene, gli ultimi due anni sono stati, a dir poco, difficili.
Si tratta di un biennio che ha cambiato per sempre la percezione della nostra salute e dei nostri diritti, come un vaso di Pandora che una volta aperto ha cambiato irreversibilmente ciò che è possibile e ciò che è improbabile.
Basti pensare a tutto quello che abbiamo passato, in questo periodo caratterizzato da precarietà, in cui abbiamo vissuto lontani gli uni dagli altri e senza un confronto interpersonale; tutto quello che abbiamo passato in un periodo in cui abbiamo oscillato come un pendolo tra chiusure, DAD, vaccini… e proprio quando la situazione sembrava stabilizzarsi, una guerra. Tutto ciò ci ha causato una condizione di stress psicologico e di scoraggiamento.
In uno studio pubblicato a Ottobre 2021 sulla rivista scientifica The Lancet si è stimato, a seguito delle chiusure da lockdown, un aumento del 28% dei casi del disturbo depressivo detto “maggiore” e del 26% dei disturbi di ansia in tutto il mondo.
Di questo ha parlato il Prof. Alessandro Meluzzi nella trasmissione di “Un giorno speciale”.
“Ci sono delle diverse zone geografiche della crisi che corrispondono a diverse età della vita. Una è quella che riflette il disagio di giovani e adolescenti che una volta ricevuto il vaccino sono entrati in due tipi di crisi. Una che ha radici biologiche, con caduta delle difese immunitarie, con peggioramento quadro cardiologico, con l’aver visto episodi di minaccia delle condizioni cardio-vascolari o vissute in proprio e o viste in persone vicine. Una che riguarda aspetto psicologico generale che non è la conseguenza diretta di effetti di natura biologica ma è la conseguenza di un quadro di vissuti che si sono stratificati in due anni e mezzo.
Il mondo degli anziani è devastato ci sono persone vaccinate che soffrono di insonnia, pensano che moriranno nel sonno e quindi non si addormentano. Perché hanno visto che è un eventualità frequente in quelle situazioni”.
I problemi della fertilità
“Ci sono problemi drammatici di fertilità, già c’erano problemi, ma ora non si trova uno spermatozoo vivo neanche a pagarlo oro. Le banche del seme (per lo più in Spagna) da cui arrivano i spermatozoi surgelati, devono attingere a donatori di sperma non vaccinati, quelli dei vaccinati sono totalmente inefficaci. L’età della riproduzione è colpita da un siluro quasi mortale.
Le famiglie sono scoppiate con il lockdown, con la convivenza forzata, con lo scuola a distanza, con lo smartworking. Il tasso di separazioni e crisi familiari è cresciuto esponenzialmente.
La depressione è cresciuta enormemente, la dipendenze sono cresciute enormemente, l’alcolismo è cresciuto. Ci troviamo davanti ad un quadro psichiatrico devastante che è l’esatta conseguenza delle misure che sono state prese e che continuano ad essere prese”.
“Cosa succederà in autunno”
“Per non parlare di quella che mi sembra la sindrome della crisi dell’autunno, quelli che sono usciti vivi da questo tritatutto sono in uno stato di allarme fobico permanente perché continuano a chiedersi: cosa ci faranno ad ottobre? Io credo che dobbiamo preparare le barricate.
La maggioranza del popolo è terrorizzata da quello che ci attende, per quello che tenteranno di imporre ad Ottobre: tra la guerra, tra le campagne vaccinali fallimentari, tra le conseguenze che si sono viste e gli annunci permanenti e martellanti.
Ragazzi, bisogna fare le barricate! Non credano di poterci prendere come polli di allevamento”.