Le banche e le poste non accettano più questi crediti; continuano le proteste per quel che concerne il superbonus. Basti pensare che nella giornata di ieri sono scese in piazza oltre 450 imprese per gli sblocchi dei crediti fiscali legati al superbonus. Un clima d’ira quello generato in piazza della Repubblica, i numerosi manifestanti hanno chiesto un forte confronto per sbloccare l’utilizzo del superbonus. E’ evidente come i limiti imposti dal governo hanno messo in ginocchio diverse attività.

Alla manifestazione presente anche Gianni Alemanno : “Sono anche io una partita Iva, faccio l’ingegnere. Le partite Iva sono la parte più esposta del corpo sociale, bisogna dare la propria solidarietà alle associazioni: io sono vicino all’associazione Partialia – prosegue Alemanno – il problema vero è stato dato non tanto sull’aspetto normativo quanto da una scelta fatta dalla burocrazia ministeriale del Mes che di fatto ha dato dei segnali di paura e di tensione sulla questione dei crediti che ha generato degli effetti negativi; c’è un conflitto fra la politica che vorrebbe mandare avanti il super Bonus ma la burocrazia del Mes blocca tutto. Le truffe non riguardano il superbonus 100%, riguardano il bonus facciate”.

La contraddizione continua a crescere nonostante gli esponenti politici di diverse aree di appartenenza siano d’accordo con questa misura, non si comprende il motivo per il quale la situazione rimane in stand-by. Norberth Toth, uno dei fondatori della Class action nazionale dell’Edilizia, risponde così ai nostri microfoni:

“Riteniamo che non solo tutti i partiti politici siano a favore di questa misura, ma che anche gli organi del Mes non sarebbero contrari. Una sola persona è contro questa misura in tutta Italia, si chiama Mario Draghi. Se non si convince lui… Noi possiamo fare tutte le manifestazioni che vogliamo, tutti gli incontri che vogliamo, ma se lui pone il veto su questa misura (è evidente che non la tollera) non cambierà mai nulla”

Toth fa un appello sugli istituti finanziari: “Cosa intendono fare con i credi fiscali? Non possiamo vivere nell’incertezza. E’ diventato difficile aprire un conto corrente in banca, loro devono prendere una posizione chiara. Siano chiari”.

L’onorevole Alemanno è d’accordo con Toth, il quale conferma che il premier Mario Draghi non ama “particolarmente” il superbonus:

“Draghi non lo ama, ha lanciato un “siluro” a freddo contro il Superbonus in conferenza stampa. Le burocrazie del Mes sono dirette espressione degli stessi centri di potere che ha espresso Draghi, il quale è stata a lungo direttore generale del tesoro. Sono lo stesso gruppo, sono persone al servizio di poteri estrani alla nostra nazione”.