Ci sarebbe più di una “vetrina” a livello di individualità dopo una partita come questa; divertente e, diremmo, giocata al meglio delle rispettive identità da Juventus e Fiorentina, con i viola che hanno pagato di più determinati loro difetti, pur avendo disputato una gara a spron battuto e un finale orgoglioso, gli uomini di Italiano.

Dovendo scegliere una prestazione che ha fatto sentire il suo peso nell’economia della partita, noi scegliamo quella di Danilo: il trentenne dello stato di Minas Gerais è stato al tempo stesso un equilibratore tattico (attitudine tra le più “allegriane” se ci passate il termine) e un propositore della manovra, soprattutto per l’autorevolezza e la forza con le quali ha trovato frequentemente lo spunto per verticalizzare, per un’ora buona prima di lavorare di più a livello conservativo.

Un giocatore utile, stasera, per più di una funzione.

E poi fa gol.

Paolo Marcacci