Un Napoli double face riesce a portare via un prezioso pareggio dal Camp Nou di Barcellona (1-1). Nel primo tempo sono stati i partenopei a sembrare il Barcellona dei bei tempi, tessendo con grande personalità delle trame di gioco meravigliose di fronte ai maestri del Tiki Taka. Non a caso, il faro di questa squadra è stato lo spagnolo Fabian Ruiz… uno che sembra davvero destinato a giocare molte altre volte al Camp Nou.

Nella ripresa, il copione del match è sensibilmente cambiato con gli spagnoli (quelli veri) chiamati obbligatoriamente a una reazione e con gli azzurri relegati nella propria tre quarti campo a cercare di contenere. Il gol del pareggio è arrivato solo grazie a un rigore a dir poco casuale ma è senz’altro vero che il Barcellona ha sciupato, talvolta in maniera clamorosa, almeno 4 nitide occasioni da rete. Non è certo un disonore avere concesso campo ai blaugrana, soprattutto se nel primo tempo si è dimostrato, come detto, di essere pienamente all’altezza di potersi giocare ad armi pari la qualificazione.

Il risultato può quindi definirsi certamente giusto. Come noto, è stata abolita la regola che in caso di parità di reti al termine del doppio confronto favorisce chi ha segnato più reti fuori casa. L’1-1, da sempre considerato un grande risultato per la squadra ospite all’andata, potrebbe apparire avere meno valore per gli azzurri. E invece, probabilmente, non è così. Perché per ciò che si è visto oggi sul terreno di gioco è molto più probabile che la partita di ritorno possa finire 2-2, 3-3, 4-4 piuttosto che 0-0. Ed in caso di pareggio con almeno 2 gol, gli azzurri avranno la possibilità (che non avrebbero avuto) di giocarsi i tempi supplementari.

Vittorio de Gaetano