Evidentemente è partito un diktat dall’alto di cominciare ad adottare la terapia dello shock nei confronti dei genitori per indurli a vaccinare i propri figli. Se nella prima ondata non abbiamo mai sentito né letto dei pericoli che riguardavano i bambini, ecco che adesso con l’ondata Omicron (in assoluto la più leggera di quelle affrontate fino ad ora) sono proprio i bambini a finire nel mirino dei media, perché bisogna indurre i genitori a vaccinarli.

Parola d’ordine? Diffondere terrore. Come farlo? Proviamo a smascherarli insieme, analizzando un caso emblematico. Vediamo come operano i media. Ecco cosa scriveva recentemente un giornale: “Una bambina udinese di solo tre mesi, positiva al Covid, è stata trasportata dal Burlo di Trieste a Roma ed è stata ricoverata al Bambin Gesù. A concludere la missione di trasporto sanitario d’urgenza a favore della piccola è stato un Falcon 900 del 31esimo Stormo dell’Aeronautica Militare”. Come vedete gli elementi che contraddistinguono la cosiddetta shock therapy ci sono tutti. Ovviamente ogni genitore che legge un articolo del genere rimane pietrificato davanti a quella storia e comincia giustamente a temere il peggio per il proprio piccolo.

Leggiamo invece insieme il commento della mamma di quella bambina, riportato sulla sua pagina Instagram: “Il Covid non c’entra assolutamente nulla. L’Emangioma Epatico Congenito che mia figlia si è ritrovata per qualche motivo a dover portare dentro non c’entra assolutamente nulla con il Covid”. La mamma disperata ovviamente ha ritenuto vergognoso l’atteggiamento dei media che hanno provato a lucrare su quella vicenda. Ecco cosa scrive: “Penso che speculare e lucrare tramite la stampa e la pubblicazione, come hanno fatto svariate redazioni, sull’emergenza sanitaria sia vergognoso”.

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