Inter-Juventus: la Supercoppa si decide a San Siro. Luci sul Meazza, questa sera con calcio d’avvio alle ore 21, sul match che vale il primo titolo stagionale. Inzaghi sfida Max Allegri: chi avrà la meglio?

I nerazzurri usufruiscono della formazione ideale per questo impegno. Skriniar, De Vrij e Bastoni a protezione di Handanovic. Sulle fasce spazio alle frecce Perisic e Dumfries (o Darmian). In mediana Brozovic, Barella e Calhanoglu. Tandem offensivo composto da Lautaro e Dzeko (con Sanchez pronto a subentrare).

Rispondono i bianconeri con una coperta abbastanza corta. Perin in porta al posto di Szczesny. Linea a quattro in difesa con De Sciglio, Rugani, Chiellini e Alex Sandro. McKennie, Locatelli e Rabiot a centrocampo. In avanti Morata spalleggiato da Bernardeschi e Kulusevki. Arbitro del match il sig. Doveri. Assistenti Bindoni e Imperiale. Al Var Mazzoleni e Longo. Quarto uomo Fabbri.

L’Inter – ha detto ai nostri microfoni il Vice Direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Di Caro – si presenta a questa partita da favorita. I nerazzurri vengono da 8 vittorie consecutive, stanno bene e in questo momento gli gira tutto per il verso giusto. Quella di Inzaghi è una squadra con una maturità totalmente acquisita ed una convinzione elevata. Però quando incontri la Juventus nella partita secca, quindi in quella che conta per il trofeo, devi sempre stare attento. La Juventus ovviamente non ti regala mai le partite ed in queste circostanze rimane l’avversaria più ostica che tu possa incontrare“.

Alessandro Vocalelli

Io sarei veramente sorpreso se non vincesse l’Inter. In questo momento il divario tra le due mi sembra evidente anche se, come detto da De Caro, quando c’è la Juventus di mezzo occorre sempre fare attenzione. Mi sembra però che ci sia un divario di organizzazione quasi clamoroso. Se confronto il centrocampo dell’Inter, formato da Brozovic, Barella e Calhanoglu, contro Rabiot, Mckennie e Locatelli della Juventus francamente non riesco a immaginare come i nerazzurri possano perdere questa finale.

Tony Damascelli

La finale di Supercoppa è come Roma-Juventus dal 70′ in poi. Quindi c’è una squadra che ha 2 o 3 gol di vantaggio, però bisogna giocare altri 20 minuti in cui può succedere di tutto. Penso che il pronostico sia netto e chiaro. Nei 20 minuti finali dell’Olimpico la Juventus non aveva Chiesa, De Ligt, ma aveva Cuadrado. Ciononostante i bianconeri l’hanno sfangata. Mi aspetto la solita partita un po’ aspra con tanto pubblico a San Siro in questa ipocrita farsa che ci porterà fino a sabato con gli stadi semi pieni.

melli

Franco Melli

Mi meraviglierei molto invece se la Juventus perdesse. Questa è una grande occasione per consolare la gente juventina e per dare qualcosa a un allenatore che in genere vince o vinceva ripetutamente. Poi è per certi versi ingombrante la storia di Inzaghi che vince quando non è favorito. Stasera invece il mister nerazzurro è favorito e, dunque, potrebbe anche perdere il match.

Furio Focolari

La penso esattamente come Vocalelli. Sarei molto sorpreso se non vincesse l’Inter. Abbiamo continuato a veder male la Juventus anche in una partita dove ha incredibilmente vinto contro la Roma. I bianconeri però sono privi di alcuni giocatori che comunque all’Olimpico c’erano. Basti pensare a Cuadrado, a De Ligt, a Szczesny, a Dybala e a Chiesa. Certo, il calcio ci abituato a tante soprese. La partita però rimane molto orientata verso i nerazzurri.

Massimo Franchi

Si parte indubbiamente dal fatto che l’Inter è superfavorita. In campionato è prima in classifica. Quando si parla di coppe è diverso perché spesso c’è la partita secca, come quella di San Siro di stasera. Il calcio non è come il tennis in cui Djokovic vince sempre contro Berrettini. Tutto è possibile in questa finale di Supercoppa. Ovviamente però si parla con un vantaggio sulla carta in percentuale significativo per i ragazzi di Simone Inzaghi su quelli di Max Allegri.