Una Roma da brividi. I giallorossi superano per il rotto della cuffia il turno di Coppa Italia agguantando il successo sui cadetti del Lecce. Una qualificazione ottenuta di rimonta con una prestazione a dir poco deludente e ricca di errori sotto vari punti di vista. Ai quarti di finale Zaniolo e compagni affronteranno l’Inter di Simone Inzaghi.

Nell’immediato post partita le dichiarazioni di José Mourinho in conferenza stampa scatenano, per l’ennesima volta, accesi commenti nell’universo critico della Capitale e non solo. In linea sostanziale lo Special One punta ancora una volta il dito delle sue considerazioni sulle prove insufficienti offerte da certi giocatori presenti in rosa.

Nel primo tempo – ha detto Mourinho a caldo – ero frustrato perché tecnicamente abbiamo fatto una gara orribile, ma sono contento di essere qui e non cambierei per nessun altro prima della fine dei miei anni di contratto. Nei primi 45 minuti partita povera, atteggiamento troppo rilassato, quando non sei concentrato e non hai l’adrenalina giusta anche tecnicamente diventi troppo rilassato e perdi facilmente la palla, non c’è disponibilità allo sforzo e a pressare. Nel secondo tempo squadra completamente diversa, dal primo minuto. Ho voluto far riposare Mkhitaryan e senza lui e Pellegrini non c’è nessuno che giochi da 10. Con Cristante, Oliveira e Veretout non abbiamo pressato e giocato tra le linee. Nel secondo tempo non ho potuto far riposare né Mkhitaryan né Zaniolo, ma la partita è cambiata subito“.

Nella fredda notte di Coppa dell’Olimpico si sono rivisti per un attimo i fantasmi del 1986, con la debacle patita da una Roma già convinta dello scudetto proprio ad opera del Lecce. Ricordi nefasti fortunatamente scongiurati dalle reti di Kumbulla, Abraham e Shomurodov.

Il parere dei nostri opinionisti

Roberto Pruzzo

Dalle parole di Mourinho e dell’ex secondo di Fonseca Campos si evince un concetto abbastanza chiaro. La Roma ad oggi è una squadra che 13-14 giocatori affidabili ed il resto non è allo stesso livello. Ieri sera tutto ciò si è visto in modo evidente contro il Lecce che gioca in B. Abbiamo visto una squadra giallorossa troppo sottotono. Se Veretout sta così è meglio che giochi un altro al suo posto. Se Ibanez è quello che ho visto ieri sera, allora giocasse un Primavera. Per non parlare dei terzini che passano sempre il pallone indietro. Per fortuna Mourinho poi ha rimesso a posto le cose con i cambi e l’ingresso di Zaniolo e Mkhitaryan.

Mario Mattioli

Sì è vero, si è vista una Roma senza mordente. Però a Roma si vuole tutto e di più, ma soprattutto in tempi brevi. In questo momento credo che sarebbe opportuno anche dalla società prendere posizione dicendo: ‘Signori, noi abbiamo intrapreso un cammino diverso basato sul potenziamento graduale della squadra senza avere subito lo specchietto per le allodole dei buoni risultati‘. La Roma oggi ha una grossa proprietà, però loro hanno iniziato un cammino ben preciso. Io direi di lasciarli fare con più calma. La situazione non è così drammatica. Contro il Lecce i giallorossi hanno ottenuto una vittoria a fatica, ma ricordiamoci della garanzia chiamata Mourinho. Dopo 20 minuti ho sentito i fischi Cosa pretendete? Lo scudetto?

Nando Orsi

La Roma gioca male e fa fatica a conseguire un risultato anche contro squadre deboli. Quindi anche l’allenatore ha le sue responsabilità. Se il gioco è scadente c’è dietro una guida tecnica che li fa giocare così. Da Mourinho ci aspettiamo qualcosa in più. I giallorossi fanno sempre una fatica incredibile a far gol, e se non fosse per una prodezza di Abraham la partita non la sblocca. Fino all’anno scorso avevamo una buonissima considerazione di Veretout, e invece in questa stagione sta manifestando una involuzione. Forse il fatto che il mister, ogni volta che va in conferenza stampa, dice che sono scarsi dopo un po’ loro si rompono le scatole.

Stefano Carina

Quando ho sentito le parole di Mourinho a fine partita sono trasecolato. La Roma ieri ha giocato con il Lecce B con sei titolari assenti nel match di Coppa Italia. Se anche contro i pugliesi dobbiamo per forza tirar fuori i big per risolvere la sfida. Mi aspettavo che lo spartito del gioco potesse sopperire alle assenze inziali di Zaniolo e Mkhitaryan che erano in panchina. Così invece non è stato. Il Lecce nel primo tempo è stato padrone del campo. Nella squadra ospite si vedeva la mano di mister Baroni. Per vedere la vera Roma abbiamo dovuto aspettare gli ingressi dei titolarissimi. Ma il gioco collettivo e l’impronta tattica sono un’altra cosa.

Xavier Jacobelli

In questo momento la Roma ha bisogno di incoraggiamenti da parte del suo allenatore e non di pubbliche critiche, tra l’altro reiterate. Ai quarti di Coppa Italia ci sarà l’Inter, e quello sarà tutto un altro paio di maniche. Francamente anche io resto stupito da questo atteggiamento di Mourinho. Sul mercato fino ad ora mi pare che la società abbia rispettato le indicazioni del tecnico. Senza dimenticare tutti gli sforzi fatti in estate. Quindi non riesco a trovare la ratio di queste pubbliche critiche nei confronti della squadra. Poi quei fischi del pubblico sono indicativi. Evidentemente c’è il rischio che la luna di miele tra tifoseria romanista e tecnico possa esaurirsi.

Stefano Agresti

Non ho più parole di fronte a queste considerazioni di Mourinho. Io ormai non sono neanche più stupito. Credo davvero che stia perdendo il senso del pudore. Se contro le riserve del Lecce la squadra offre una prova del genere e a fine match il mister punta il dito sul fatto che Veretout e Perez non sono in grado di giocare, credo che stia diventando offensivo nei confronti dei suoi giocatori. Il centrocampista francese, che per carità è in un momento difficile e non sta facendo bene, è comunque un Nazionale transalpino. Dal punto di vista professionale credo che il portoghese sia ai limiti dell’offesa.