Si richiamano scenari sudamericani qualora qualcuno si azzardi a pensare di uscire dalla gabbia dell’euro e dell’Europa antidemocratica. La mia ultima affermazione è documentata dal fatto che il sale della democrazia è da sempre il Parlamento e che il primario ruolo di esso sia sempre e ovunque la capacità di votare e soprattutto di revocare cioè fare cadere sfiduciandoli governi non graditi al popolo.

Tale potere il Parlamento europeo non lo ha, come evidente dall’esame delle sue prerogative. In questo il Parlamento europeo è molto più simile a forme gradite ad oligarchie europee ben antecedenti a quelle della fine del XIX sec. alle quali si ispirano le teorie neoclassiche oggi dominanti. Il Parlamento europeo non ha il potere di fare cadere un governo e il fatto che manchi questo principio fondamentale di sfiduciare un governo non gradito al popolo che invece è il sale della democrazia fa si che quel Parlamento semplicemente non sia un Parlamento ma un posto privato delle sue prerogative fondamentali in materia democratica.

Questo modello, il modello di un Parlamento che non può far cadere sfiduciandoli governi non graditi al popolo, è molto più simile a modelli di fine 800′ che erano quei modelli ai quali si ispirano le politiche neoclassiche e neoliberiste. A tutti gli effetti il modello economico oggi dominante non è qualcosa di nuovo e moderno ma è un modello economico adatto all’impero coloniale inglese della fine del XIX sec. e l’Inghilterra ben si è guardata dall’entrare in quel tipo di Europa che ben conosceva perché sono modelli antidemocratici.

Malvezzi​ Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi