Marzo 2020: il Covid raggiunge l’Italia e, in poco tempo, avviso di pandemia e lockdown. Il resto è storia. A maggio 2020 viene pubblicato sul sito dell’Organizzazione mondiale di Sanità un documento per far fronte allo stato di emergenza sanitaria appena annunciato.

Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha raccontato menzogne ai cittadini dalla prima ondata? I rapporti sulla situazione pandemica sono stati inquinati? Qual è il reale coinvolgimento del Ministero della Sanità? Si delinea un quadro dagli accenti conformistici in cui il potere appare definire nuovi parametri di controllo sociale e politico.

La capacità di reazione delle masse viene smorzata da uno strisciante senso di accettazione passiva del comando, mentre le minoranze “devianti”, non inclini alla conformazione univoca, vengono ricondotte con la forza a seguire forme di controllo calate dall’alto. La maggioranza psicologicamente anodina diviene allora soggetta ai cambiamenti di direzione del potere e perennemente relegata nella zona grigia dell’accettazione del principio di autorità. Alessandro Meluzzi, medico psichiatra, psicologo e psicoterapeuta, spiega e analizza quale la strategia utilizzata dall’apparato governativo per gestire il controllo della pandemia.

Ecco l’intervento del medico in diretta a “Un giorno speciale”, con i commenti di Fabio Duranti e Francesco Vergovich.

“Basta studiare brevemente la storia personale di questo Speranza per capire che la sua posizione lì è inamovibile. Persino dal suo apparente superiore Draghi, anzi oserei dire che la sua posizione è ancora più intoccabile e questa dimensione gli è stata affidata da un potere sovrastante che forse colpisce per orrore come te il 15%-20% degli ascoltatori ma sempre del tutto irrilevante all’80% di tutti quelli che ascoltano che non hanno questa stessa coscienza di libertà.

Torna quella classificazione tra i padroni e gli schiavi ma anche tra i servi consapevoli e inconsapevoli. Anche noi siamo dei servi ma perlomeno lo siamo consapevoli, i secondi si limitano solitamente ad adeguarsi alla logica del branco.

La battaglia viene giocata tra le elité e quando la massa del gregge vede che il vento è mutato, immediatamente si adegua. Cosa si è fatto in Italia con la strategia della tensione? Si colpiva l’opinione pubblica con degli eventi e si potevano guidare le masse con grande facilità. Oggi la strategia è migrata dalle bombe all’epidemie ma il meccanismo è sempre lo stesso. Naturalmente i registi rimangono gli stessi, sia ben chiaro che Speranza non è regista, è il sottopancia di un regista. Questo deve essere chiaro. Chi presta e stampa denaro vince comunque. Ed è chiaro che gli intellettuali che capiscono questo diventano molto scomodi per il potere, sono il vero pericolo.

La maggioranza dominante deve sempre schiacciare la minoranza deviante ma sopra c’è sempre il registro del potere. Tutto questo poi riguarda anche la psicoeconomia e il rapporto con il denaro. Il popolo si adegua”.