Un aumento del PIL stimato del 6% per l’anno 2021, che però secondo Paolo Bianchini, presidente di MIO Italia, non equivarrebbe ad una salubrità dell’economia italiana. Il dato, infatti, sarebbe relativo ad un normale rimbalzo fisiologico dopo il disastroso anno del 2020. Un numero, quindi, che non deve in alcun modo ingannare gli italiani, già alle prese con tanti aumenti come quelli dell’elettricità, della benzina e di altre materie prime, a fronte dei quali però non sono in alcun modo aumentati gli stipendi.

La tecnica utilizzata dal potere sarebbe proprio quella di porre l’attenzione su temi prestabiliti, come il dibattito sulla matrice dell’attacco alla CGIL, per non dar spazio ai reali problemi degli italiani, come appunto gli aumenti incessanti, la necessità di Green Pass sul luogo di lavoro e la crisi economica delle famiglie. Bianchini, a “Lavori in Corso”, ne ha parlato così.

Quando si parla del 6% di aumento del PIL come previsione nel 2021 dico a me stesso che è un rimbalzo fisiologico dopo il disastro del 2020. Negli anni tenderà a mantenersi stabile ma dopo un anno come quello passato è normale un rimbalzo, che non è assolutamente dovuto al fatto che la nostra economia sia salda. Aumentano le benzine, le autostrade, il legno, l’acciaio, tutto quello che è bene di prima necessità. Rispetto a questi aumenti, gli stipendi degli italiani non si sono adeguati, sono uguali a prima. Mesi fa citavo Marx: qui si sta rosicando sempre più il profitto delle piccolissime aziende per far sì che avvenga la pulizia di tutte le partite Iva piccoline che sono un peso per l’economia e la politica. Oggi noi abbiamo le piccole aziende che vengono sempre più messe in crisi e le multinazionali che fanno profitti e margini.

Pensate alla scusa del Green Pass: abbiamo avuto una protesta di decine di migliaia di persone per arrivare poi a distrarre l’opinione pubblica sulla questione dei neofascisti o neonazisti che vogliono fare chissà che cosa, quando quei 100 debosciati li conoscono a memoria, sanno tutto di loro e gli hanno permesso di fare ciò che hanno fatto in modo che da giorni non si parli di altro, ma non si parla di ciò che accade nell’economia e nelle banche. Nessuno sta dicendo che Unicredit sta comprando per due spicci Monte dei Paschi di Siena, liberata da tutti i debiti. Parliamo di fascisti perché così il Partito Democratico a Roma ha vita semplice e non si parla dei problemi reali che gli italiani hanno.

Sono un milione i posti di lavoro persi. Gualtieri diceva che nessuno avrebbe perso i posti di lavoro. Da qua al 2022 avremo una moria di partite Iva. Pensate allo shopping selvaggio delle multinazionali, dei cinesi che stanno comprando le attività in giro per l’Italia. Però si parla di fascismo. Questa cosa è ridicola. Tutto questo aumento di costi fissi che riguardano luci e gas delle nostre aziende necessitano di un intervento per portare l’aliquota al 5% ridando un 5% di margine alle aziende per sopperire questo costo fisso.


Siccome l’Europa attinge dall’Iva per avere il suo introito, più le aliquote Iva sono basse, più potere d’acquisto c’è e più consumi di sono e più Iva viene incassato dallo Stato. Dall’Europa ci devono tenere col cappio al collo e ci dicono di alzarla l’Iva. Siccome al Governo abbiamo Ministri dell’Economia non eletti, rispondono a questa logica. Il Partito Democratico gestisce l’economia italiana da decenni. I temi di sinistra li tocchiamo più noi che chi governa. Oggi c’è una governalizzazione e quell’élite economica che vuole pianificare e rendere tutto piatto rispetto ad un’economia liberista che vedrebbe il più bravo che vince, si portano le imprese italiane a non avere più tradizioni e territorialità”.