La trasmissione è Agorà, il tema è “Green pass, ci vuole un referendum?“. La parola passa in collegamento ad Alberto Contri, che con la sua risposta rompe lo schema della narrativa imposta nei canali mainstream. Le sue parole gelano lo studio: “Io sono stato per 20 anni il presidente di Pubblicità Progresso“, dice Contri, “mi sono occupato di etica pubblica per ben vent’anni: perché, mi chiedo, dobbiamo procurare tutto questo sfascio se sappiamo bene che il 97% di tutti quelli che sono morti di Covid avevano tre patologie croniche e che solo il 2,9% non aveva altre patologie?

Mi chiedo: perché è permesso andare ad infilarsi come una scatola di sardine in metro, ma non si può andare a sedersi in un bar al chiuso? Il Green pass è un illogico sanitario“.
Poi si parla di vaccini“, continua, “ma questi non sono vaccini. Io mi domando: perché non si danno da fare affinché venga approvato il vaccino della Novavax che è in dirittura d’arrivo (ma viene continuamente rallentato), però al vaccino della Pfizer e agli altri vengono dati dei percorsi di accelerazione?
Ci sono troppe domande senza risposta, per questo la gente ha paura di questi vaccini. Non del vaccino in generale, ma di questi
“.

Intanto la conduttrice Luisella Costamagna prova ad interrompere il suo ospite in collegamento scuotendo la testa in segno di disapprovazione. Da remoto, impietrito, è presente anche il dottor Galli, dal viso trafelato. Ma Contri non si lascia bloccare, anzi, alza la voce: “Non si può rinunciare a delle libertà importanti per una serie di ragioni risibili, perché risibili sono queste ragioni. lo sapete quante morti per fumo ci sono ogni giorno? Oltre 250“.
La conduttrice tenta di nuovo di interromperlo: “Basta, ora devo far rispondere Galli“, ma Contri la gela nuovamente: “Faccia rispondere chi vuole, ma c’è poco da rispondere, perché a questo punto io sento sempre affermazioni apodittiche e non vedo riferimento scientifico. E approfitto di questo minuto per dire un’altra cosa: primo, io non sono impazzito e non butto a mare una reputazione di cinquant’anni; secondo, sarebbe opportuno che d’ora in avanti chiunque faccia delle affermazioni – soprattutto i medici – dica chiaramente se ha dei conflitti d’interesse con le case farmaceutiche. Per favore, questo deve avvenire perché a quel punto capiremmo molto di più. Non si può rovinare così la vita degli italiani“.

La conduttrice prova ad alta voce a richiedere l’intervento di Galli provando a soverchiare il discorso di Alberto Contri. Addirittura si scusa per le parole del suo ospite che evidentemente non si aspettava. Contri però non arretra e ripete con forza: “Non si può rovinare la vita degli italiani per una cosa che non sta in piedi“.
Anche Contri in TV non lo vedremo più.

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