“Economia dell’anima”. È questo il progetto a cui punta l’economista Valerio Malvezzi, “una condivisione di idee e di energia” che è l’essenza stessa dell’economia cosiddetta “umanistica” che il finanzialista propone come modello ideale per la società attuale. La cultura delle borse, del debito pubblico, dell’inseguire i numeri a discapito del pensiero economico sull’uomo con le sue esigenze ha totalmente inglobato e fatto dimenticare il fine ultimo di una materia tanto nobile (“da sottoporre alla politica, non viceversa“).

Solo teoria? Semplice utopia? Valerio Malvezzi risponde con un secco ‘no’ a chi gli contrappone critiche di idealismo e teoretica, “Io aiuto le aziende”, dice ai microfoni di ‘Un Giorno Speciale’. Si parla di un cambiamento ben più profondo del semplice risanare bilanci, un cambiamento che “parte da noi”. L’altra faccia dell’economia.
Ecco il suo intervento ai microfoni di Fabio Duranti e Francesco Vergovich.

“Da tre giorni mi sembra come di essere su un altro pianeta, sono a Budapest e vedo un mondo che non conoscevo che mi ha parecchio stupito. Qui ci sono diversi italiani da anni, vedo persone contente e affari che girano.

Da questa situazione ne usciamo non parlando dell’energia – come già facciamo – ma discutendo di energia umana. Tante persone stanno capendo che il problema dell’energia si risolve se, a livello planetario, capiamo che ce n’è un altro tipo che è l’energia dell’uomo, quella interiore, di cui non parla più nessuno. Da 25 anni mi occupo di queste cose e ho capito che in realtà l’economia non gira come uno scambio di beni e servizi ma come uno scambio di energia per energia.

Parlo del tema energetico e mi limito nell’argomento economico. Voglio dire solo che mi sto accorgendo – dal numero di commenti che stanno arrivando sul mio canale Telegram – che la maggior parte delle persone parla di armonia, di economia dell’anima e c’è un pubblico incredibile che fa dei ragionamenti di questo tenore. Tutto ciò accade perché sto cercando di offrire alle persone una diversa chiave di lettura in cui dico ‘guardate che se avete dei problemi di lavoro, di fatture, di pagamento delle bollette e di tassi di interesse non li risolvete pensando che quelle cose siano problemi meramente economici ma le origini di quei problemi economici sono sempre di natura interna’.

Io propongo un tipo di economia che parte dalla domanda fondamentale: prima di dire ‘lei cosa mi consiglia di fare?’ io rispondo con un’altra domanda ‘ma tu chi sei?’. Io sono qui solo per far riflettere le persone, ho risolto i miei problemi economici prima di tutto ragionando su di me.

I risultati dei bilanci sono sempre i risultati delle energie degli uomini che lavorano in quelle imprese”.