I paradossi di emergenze che si intrecciano. Mentre all’interno del territorio italiano si è costretti a esibire una certificazione di colore verde per mangiare all’interno di un ristorante o per fare un viaggio in treno, intorno ai confini marittimi dello Stivale tutto è possibile. Il Covid non ha di certo fermato i flussi migratori verso il nostro Paese, con il Mediterraneo teatro di discutibili manovre di trasporto e sbarco. Lo ha testimoniato, ancora una volta, la bella stagione che sta per finire: arrivi del 73,8% più alti rispetto all’estate 2020, del 591,6% se i dati vengono confrontati con il 2019, come riportato da un articolo de Il Sole 24 Ore che cita direttamente la fonte del ministero dell’Interno.

Un aumento vertiginoso, che sommato ad alcuni brutti recenti casi di cronaca hanno trasportato nell’occhio del ciclone il ministro Luciana Lamorgese. Il suo operato è ora messo in discussione non solo dalle forze di opposizione. Anche il leader della Lega Matteo Salvini infatti vuole chiarimenti e in diretta ai microfoni di Stefano Molinari ha detto di aver “chiesto a Draghi un confronto con il ministro Lamorgese perché o cambia rotta e comincia a fare il ministro oppure sarà un problema”.

Ecco l’intervista a Matteo Salvini a Lavori in Corso.

“Non isolare dal mondo milioni di italiani che fanno una scelta diversa”

“I giornalisti di alcuni giornali di sinistra come Repubblica si sforzano di trovare posizioni diverse. Io ho appena finito una riunione via Zoom con sette governatori della Lega (Trentino, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Sardegna, Umbria e Calabria) con cui abbiamo condiviso e sostanzialmente c’è l’accordo comune sull’autunno che ci aspetta: autonomia, tasse, trasporto pubblico, riapertura scuole, vaccini. Qua non c’è la tifoseria no vax, sì vax. Io sono vaccinato per mia scelta, ho il Green Pass, non ritengo che questa mia scelta mi dia il diritto di imporre la mia scelta a qualcun altro. Siamo ormai al 70% degli italiani sopra i 12 anni vaccinati, rimaniamo culturalmente e per convenienza dei cittadini sostenitori della volontarietà, della libertà di scelta. Il Green Pass può essere una tutela in alcune situazioni, per grandi eventi e grandi folle, però pensare di mettere il Green Pass in metropolitana a Roma alle 8 della mattina significa fare confusione e creare problemi. Senza isolare dal mondo e dalla società civile milioni di italiani che per necessità o per scelta fanno una scelta diversa”.

“Come Lega ci battiamo per garantire la volontarietà vaccinale”

“Non ci sono certezze. Quello che la comunità scientifica dice che va bene a Roma, la comunità scientifica dice che non va bene a Londra, a Stoccolma o a Madrid. Siccome di certezze ce ne sono poche bisogna essere cauti. La cosa certa è che sopra una certa età il vaccino salva da danni gravi e letali. Sotto alcune soglie il dibattito è aperto. E per questo che come Lega ci stiamo battendo per garantire la volontarietà. Parlavo con Zaia nella riunione finita poco fa e il Veneto prima della legge Lorenzin era una delle poche regioni italiane dove non c’era l’obbligo per gli altri vaccini. Quando è stato inserito l’obbligo ci si è vaccinati di meno. Se costringi una persona, oltre la convinzione, a fare qualcosa di cui ha dei dubbi senza le necessarie spiegazioni sortisci l’effetto contrario. Quindi bisogna spiegare, educare, accompagnare, non obbligare. Come Lega chiediamo la gratuità dei tamponi rapidi, soprattutto per i ragazzi e per quello che mi riguarda anche l’esenzione per i minorenni dall’obbligo di Green Pass. Dobbiamo fare quello che salva la vita delle persone, tutelando la libertà di scelta”.

“Lamorgese, o cambia rotta e comincia a fare il ministro o sarà un problema”

“Non vedo dove sia questo gran lavoro. Certo, Draghi ha detto che non ci sono dati disastrosi. Beh, non è caduto un meteorite sulla redazione di Radio Radio, quindi siamo fortunati. Però diciamo che in tempi di Covid aggiungo che il 2% della popolazione africana è vaccinata, il 98% no. Lascio a chi ci ascolta giudicare quanto sia salutare.
L’obiettivo è non far partire i migranti, anche perché sono sostanzialmente raddoppiati i morti e i dispersi nel Mediterraneo. Perché ovviamente se fai partire più persone rischi di far morire più persone. Incontrerò il ministro Lamorgese? Me lo auguro. Noi chiediamo sacrifici agli italiani, imponiamo restrizioni agli italiani, facciamo multe per un tavolino in più o in meno nei bar e poi arrivano 40mila persone. Sono tante, nell’anno del Covid. E quindi ho chiesto a Draghi un confronto con il ministro Lamorgese perché o cambia rotta e comincia a fare il ministro oppure sarà un problema”.