Si sta ogni giorno respirando di più in Italia e in Europa un’aria di tensione. Nihil sub sole novum per chi ha memoria storica degli anni 70′ e di quella che venne al tempo appellata la strategia della tensione. Sembra in effetti oggi sotto mutato sembiante stia tornando a tutti gli effetti quel clima, quella strategia della tensione, sta tornando seppure in forma modifica. Vi è oggi una tensione sanitaria alimentata ad arte dagli autoproclamati professionisti dell’informazione i quali andrebbero più precisamente appellati i professionisti del far diventare favola il mondo reale. Secondo la narrazione millimetricamente amministrata da Ministero della Verità e dai padroni del discorso sembra che ci siano oggi dei violenti facinorosi sotto il nome di No vax i quali lottano furiosamente contro la scienza e contro chi non ha altro interesse che salvare le vite umane e salvare la vita pubblica. Siamo davvero certi che questa narrazione corrisponda a ciò che sta accadendo? O forse non è vero esattamente il contrario? Stiamo assistendo in realtà a ben altro scenario.

È il potere il nuovo leviatano tecno-sanitario che sta producendo una mostruosa aggressione ai danni dei diritti e delle libertà e lo fa utilizzando l’emergenza come fondamento di una nuova razionalità politica, come base di un nuovo modo di governare le cose e le persone. Tale modo si fonda esattamente sull’emergenza infinita e sulle infinite misure di emergenza. Ebbene il potere che sta utilizzando la violenza dice che è violento chiunque non si pieghi a tutto ciò che il potere in maniera verticistica impone. Così viene rovesciata la relazione tra cose e parole. Sappiamo che il potere usa la violenza eppure secondo l’ordine del discorso violento è chi non si pieghi al potere. Secondo questa narrazione allora i violenti dovrebbero negli anni 30′ i partigiani che non si piegano alla violenza fascista.

Violento dovrebbe essere Spartaco che al tempo non si piegava alla violenza dello schiavismo romano. Violenti dovevano coloro nel 1789 non si piegavano più all’ordine del poter dell’ancien regime. Insomma la narrazione gestita dai monopolisti del discorso rovescia i rapporti tra cose e parole e fa apparire plausibile l’inimmaginabile. Insomma secondo l’ordine della narrazione dominante violento non è un poter che limita i diritti che limita le manifestazioni di piazza usando la scusa del divieto di assembramento, la solita norma medico scientifica in realtà traduce in prassi politica uno scenario di limitazioni fortissime della libertà. La violenza è sempre quella chi si oppone, di chi dice no, di chi ha ancora la forza di non piegarsi, diciamolo apertamente allora si sta respirando in tutto il paese un vero e proprio clima di tensione sanitaria.

Come stava scritto in un articolo aberrante sul rotocalco turbomondialista:”E giunto il momento di disinnescare le reti dell’odio”. Dove naturalmente le reti dell’odio sono per definizione tutte quelle che in maniera pacifica dialogante e ragionevole dicono di no all’infame tessera verde della discriminazione e all’ordine iniquo e osceno del leviatano tecno-sanitario. Ecco cosa sta accadendo. Prepariamoci è solo l’inizio. Il potere in questo modo scarica mediante l’operato zelante dei padroni del discorso la responsabilità di tutto di chi non si piega al potere e soprattutto prepara in tal guisa le basi di una reazione feroce. Si dirà infatti che chi non si piega all’ordine sanitario è violento e facinoroso, dunque in tal maniera verrà giustifica la repressione feroce da parte del potere. Prepariamoci dacché è solo l’inizio!

RadioAttività, lampi del pensiero con Diego Fusaro