L’emergenza Covid-19 continua ad interessare anche l’intera Europa, nonostante una massiccia campagna di vaccinazione messa in atto da quasi tutti gli Stati. Le misure adottate per contrastare il virus sono molto differenti da Nazione a Nazione: se l’Italia tra i Paesi più intransigenti, con la vaccinazione non ancora obbligatoria ma fortemente consigliata soprattutto dopo l’introduzione del Green Pass, nel Nord Europa la situazione è molto diversa.

I Paesi nordeuropei hanno una gestione completamente differente dell’emergenza Covid-19: nessun Green Pass ma allo stesso tempo nessun obbligo di mascherine, anche nei luoghi pubblici. La scorsa settimana, proprio in Olanda, si è tenuto il Gran Premio: sugli spalti 100.000 persone, tutte senza mascherina e a distanza ravvicinata.
A raccontare qual è la situazione, un italiano che abita ad Amsterdam.

Green Pass

“Non usiamo le mascherine nei negozi, nei ristoranti, nei locali, però siamo ancora tutti vivi. Questa cosa è un po’ strana. La differenza sostanziale è che in Italia noi facciamo sempre delle scene, esageriamo su tutti, cosa che non fanno qua. Borghi del Pd diceva che chi decide di non vaccinarsi deve prendersi la responsabilità e capire che magari può rimanere senza lavoro. Ora nominano sempre l’articolo 32 e dicono che lo Stato può obbligare la vaccinazione ma nessuno guarda gli altri articoli, come il diritto a lavoro.
Mia moglie fa la hostess sugli aerei e non si vuole vaccinare però ha diritto a lavoro: l’azienda le dice che va bene, che andrà solo nelle destinazioni dove non è richiesto tampone e vaccino. Perché in Italia dobbiamo portare tutto all’estremo?
“.

Differenze tra Italia e Olanda

In Italia i ragazzi a 21 anni non sarebbero capaci di andarsene e mantenersi: questa è differenza di mentalità. Io sono ligure, vado nei negozi e vedo che ti puoi comprare le scarpe a rate. In Olanda a rate compri solo la casa, la macchina no. In Olanda c’è una legge non scritta dove i ragazzi di 16 anni fanno i lavori estivi e guadagnano bene. A 18 anni i ragazzi lavorano per mantenersi i vizi e gli studi, così imparano il valore dei soldi. C’è una differenza di mentalità tra l’Italia e l’Olanda”.