La battaglia ideologica tra persone vaccinate e non vaccinate prosegue anche sui social network. Negli ultimi giorni sono diventati virali alcuni screen di infermiere che avrebbero intenzione di non curare eventuali pazienti non vaccinati qualora questi venissero ricoverati in ospedale. Ilario Di Giovambattista si schiera apertamente contro questo tipo di pensiero, di accuse e di modo di lavorare: “Sono da licenziare in tronco. La ASL non deve solo prendere le distanze. Ci possono essere persone che lavorano in ospedale e non curano qualcuno perché non vaccinato? Sì ma devi sperare che non se ne accorga nessuno. Queste cose mi fanno orrore e mi spaventano. Se non sei vaccinato e non vai in ospedale ti succede qualcosa di grosso!”.


Una questione che non riguarda solamente gli insulti e le accuse social ma anche gli obblighi imposti dal governo attraverso il green pass, che non permette alle persone non vaccinate di entrare in determinati luoghi pubblici. Dura la condanna di Di Giovambattista verso uno Stato che, a suo dire, non si assume la responsabilità: “Anche l’obbligo nelle scuole mi fa pensare: ma lo Stato quando se la prende la responsabilità di questi farmaci sperimentali? Lo Stato non se la assume, la casa farmaceutica non se la assume. L’unico che ha responsabilità è il paziente. Io sono per l’obbligo: lo Stato si deve assumere i rischi di ciò che sta imponendo anche così. In pratica devi stare chiuso a casa.
Uno Stato serio dice: “Mi assumo la responsabilità”. In questo caso se accade qualcosa a un vaccinato, nessuno si prende la responsabilità”.