Costo del denaro basso e garanzia degli stati membri dell’Unione Europea. Questi gli ingredienti alla base del meccanismo del Recovery Fund marcato Bruxelles. L’alto rendimento dei titoli emessi dall’Unione Europea rende l’operazione ghiotta per la speculazione finanziaria grazie ad un differenziale positivo con il Bund tedesco. Ma quali sono le reali conseguenze per l’Italia? L’economista Valerio Malvezzi ha spiegato come siano necessarie ben 528 condizioni, presupposti economici e legislativi necessari affinché il nostro paese possa usufruire delle risorse economiche del Recovery Fund. Risorse dunque garantite dall’Italia ma fortemente vincolate dall’esterno.

Le condizioni del Recovery Plan rischiano in tal modo di ingessare oltremodo il sistema Paese con nuovi lacci burocratici. Emerge la contraddizione degli obiettivi di riduzione della burocrazia a fronte di nuovi obblighi esogeni imposti. Allo stesso tempo la concezione negativa del ruolo dello Stato in economia e la demonizzazione del debito pubblico potrebbero condurre ad un progressivo taglio delle pubblica amministrazione in favore di società di consulenza private.

“Il recovery fund? L’Unione Europea ha emesso un titolo di tipo tripla A, con le garanzie degli Stati membri. In pratica noi li dovremo rimborsare. Questo è il Governo Draghi. Stiamo facendo un’operazione finanziaria che serve all’Unione Europea. A fronte degli bassi costi ce la faranno pagare in un altro modo: sapevo che ci avrebbero imposto determinate condizioni. Sai quante sono? 528… Sono 528 condizioni. Ma secondo voi la burocrazia per controllare 528 condizioni, aumenta o si riduce? Una delle 528 condizioni è ridurre la burocrazia italiana. Io non parlo nemmeno più. Svegliatevi! Non esiste il debito pubblico buono e cattivo. Sapete dove vogliono portare il nostro Paese? Diranno che ci sono i funzionari pubblici buoni, che sono quelli dell’Unione Europea e tedeschi, e i funzionari pubblici italiani tutti lazzaroni in Italia e li dovranno sostituire con dei precari a 1000 euro al mese. Poi non dite che non ve lo avevo detto.

C’è un’altra notizia che chiedo di divulgare. Il fatto che il ministro delle finanze italiano è stato accolto da applausi scroscianti perché l’Italia aveva vinto l’Europeo contro i cattivi della Brexit: l’Inghilterra”