Entra nel vivo la campagna elettorale per le elezioni amministrative di Roma. Il professore Enrico Michetti, candidato sindaco per la coalizione di centrodestra, continua la sua campagna di ascolto e programmazione. Il lungo viaggio per le strade di Roma ha portato Michetti tra le problematiche vive degli abitanti della Capitale per offrire una nuova visione della città e soluzioni reali ai cittadini. Viaggio che avrà il suo nodo di svolta con il voto decisivo per la carica di primo cittadino in autunno. Dato in vantaggio nei sondaggi, l’avvocato Michetti ha posto al centro della propria proposta politica l’attenzione per il popolo di Roma. Una scelta basata sul dialogo accogliendo istanze, proposte e prospettive.

“Debbo dire che sto girando, sto vedendo dei mondi. Alcune cose mi piacciono e altre meno. Su alcune cose ho già capito come devo apprestare procedure che possano mettere in riequilibrio un sistema che si è reso poco armonico. Mi sono sorpreso perché qualcosa poi funziona, si tratta soltanto di ridare dignità alle persone che lavorano e quindi di metterle al centro di un progetto perché a Roma non c’è mai stato negli ultimi anni” ha commentato il candidato a primo cittadino della Capitale.

Il radicato rapporto con Roma e i romani è il centro della riflessione politica del professore con l’obiettivo di restituire agli abitanti la dignità di vivere nella città capitale d’Italia. Centrale il rapporto tra cittadino e la macchina amministrativa: “La pubblica amministrazione si dovrebbe porre al servizio dell’attività e dei lavoratori, dovrebbe sostenere l’impresa e modellarsi a quelle che sono le esigenze dell’impresa e del lavoratore. Credo che il fisco giusto sia quello che interpreti perfettamente il lavoro tanto quello autonomo che quello dipendente, tanto quello privato tanto quello pubblico”.

Nonostante i media lo abbiano spesso etichettato in modo pretestuoso, Enrico Michetti è felice per il calore dimostratogli sempre dai romani, fiducioso per il futuro grazie al particolare rapporto che lo lega alla città e ai suoi abitanti: “Dobbiamo essere sempre sereni. A prescindere da chi mi si para dinnanzi io penso al popolo di Roma. Il popolo di Roma è intelligente e si schiera con le persone che ritiene perbene. Sono fiducioso. Io vedo un grande carica umana e quando c’è la carica umana puoi vincere e puoi perdere ma hai già vinto perché intorno in te hai un cordone che ti salvaguarda”.