La disaffezione alla politica è legata al modello che vuole lo Stato simile ad un’azienda. Questa è una follia! Lo Stato non è un’azienda, non deve gestire l’impresa pubblica come un’azienda. Ha l’obbligo di far star bene le famiglie e le persone.
La gestione del governo Draghi è come la BCE ma nella BCE si possono fare cose al di là del sistema democratico perché non deve rispondere a nessuno ma il presidente del Consiglio deve rispondere al popolo. Questo Draghi non l’ha ancora capito.
La gestione aziendale dello Stato nasconde il vero obiettivo. Per comprenderlo è sufficiente osservare che ogni azienda del mondo, in tutti i diversi modelli, ha un comune denominatore: non è democratica, qualcuno comanda e qualcun altro esegue.
Perché? Ve lo dico da piccolo imprenditore. Ho un’azienda che insegna ai commercialisti finanza d’azienda. Vedo centinaia di commercialisti che seguono i miei corsi. Nella mia azienda non si procede ascoltando il parere per la strada del cittadino, non faccio sondaggi elettorali e non chiedo voti al popolo.

Tutte le aziende del mondo sono così: non esiste un’azienda al mondo che non sia basata sulla piramide organizzativa. I modelli organizzativi sono centinaia ma qualcuno comanda e qualcun altro esegue. Lo scopo di un’azienda è fare utili.
Draghi sta gestendo l’Italia con la mentalità dell’imprenditore, o meglio, del banchiere. In un consiglio di amministrazione, messi d’accordo quei quattro intorno al tavolo, lui decide. Questo modo di fare, che è lo stesso modello francese e presto anche tedesco, è un modello classico del neo-liberismo e della globalizzazione. Se voi ripetete a pappagallo che lo Stato è un’azienda sostenete che non è più una democrazia.

Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi