Tutto pronto a Tokyo per l’inizio delle Olimpiadi. Si terrà oggi la Cerimonia d’Apertura dei Giochi Olimpici, spostati dal 2020 al 2021 dopo lo scoppio della pandemia di Covid-19. Sono ben 384 gli atleti azzurri che si troveranno a gareggiare in terra nipponica per provare a strappare medaglie e portare alto il nome dell’Italia. Tra questi ci sarà anche Dalia Kaddari, velocista italiana già campionessa europea U23 nei 200 metri. L’atleta è giovanissima: ha soli vent’anni ma ha già un’esperienza di tutto rispetto in ambito sportivo italiano e internazionale. Nata a Quartu, in provincia di Cagliari, da mamma sarda e papà marocchino, Dalia è da sempre appassionata di sport. Dopo aver cominciato con il basket si è dedicata alla corsa, competizione nella quale è riuscita ad eccellere. Non solo sport, però, nella vita della giovane: la 2001 è impegnata anche in ambito accademico, frequentando l’università con ottimi risultati.

Ad elogiare il lavoro svolto in questi anni da Dalia Kaddari è stata Michelina Lunesu, sua conterranea. In Aula, la senatrice della Lega ha voluto parlare della giovane atleta, esempio di tenacia e caparbietà ma anche di integrazione: suo padre, infatti, è di origini marocchine ma da trent’anni vive in Sardegna, dove lavora come commerciante. Una bella storia quella di Dalia, che potrebbe arricchirsi di splendide pagine proprio in Giappone. La velocista è tra i 384 azzurri che proveranno a regalare all’Italia qualche medaglia. Il discorso della senatrice Lunesu in Aula.

“Viviamo un momento storico in cui i sacrifici svolti dai giovani sono differenti rispetto a quelli della nostra epoca e di quella dei nostri genitori. Si combatte meno e si ottiene tutto con troppa facilità. Questa mancanza di dedizione porta le nuove generazioni ad abbandonare tutto alle prime difficoltà. In Italia la quota di popolazione con titolo di studio terziario continua ad essere molto bassa ma per fortuna non sempre è così. In concomitanza alla vittoria dei calciatori azzurri nell’Europeo è emersa una giovane atleta: è di lei che voglio parlare. Ha dimostrato che prendersi cura del proprio corpo e avere una mente lucida attenta a sfruttare le doti cognitive può portare a risultati straordinari. Si chiama Dalia Kaddari, nasce a Cagliari il 23 marzo 2001 da padre sarda e padre marocchino che da trent’anni vive in Sardegna e fa il commerciante. L’integrazione è possibile: rispetto delle regole, assimilazione delle leggi italiane”.

Dalia è bellissima e velocissima, campionessa italiana dei 200 metri. Inizia con il basket, poi i suoi istruttori capiscono il suo talento per l’atletica. La sprinter italiana delle Fiamme Oro conquista ancora juniores la prima maglia tricolore. La sua è stata una collezione di trofei. L’atleta ha fatto registrare il primato sui 200 metri, record europeo Under 23, il terzo crono di sempre per un’italiana sui 200 metri piani femminili. Quando il Premier Draghi ha posato con gli azzurri ha voluto Dalia al suo fianco. È una ragazza sorridente, esempio di costanza e determinazione, alle sfilate ha preferito lo sport, la competizione, il sacrificio: è il vero orgoglio di Sardegna, è la terza italiana più veloce di sempre. Che sia un esempio: ha preso il sacrificio, il rispetto per la famiglia, l’amore lo sport, conduce una vita sana per dare il massimo nello sport e nell’università. La tenacia e caparbietà che la proietteranno a Tokyo con gli azzurri”.