In una sola frase: il pubblico dipende dal privato. La spesa pubblica diventa “a deficit”, arricchisce il sistema privato internazionale e, attraverso il pagamento di interessi, depaupera di ricchezze le famiglie e le imprese. Basti pensare al riguardo che gli interessi speculativi – pagati in 30 anni dal 1991 ad oggi – sono quasi pari al valore del debito pubblico italiano. La gente non sa che la curva del capitale degli interessi è destinata, per ragioni matematiche, a divergere sempre di più. In altri termini: 30 anni di tagli alla spesa pubblica e all’aumento delle entrate (tasse) necessarie per creare il cosiddetto “avanzo primario italiano” non sono state – e non potevano esserlo – sufficienti a ridurre il debito pubblico che, anzi, è sempre aumentato. Questo è accaduto non già per motivi di spesa pubblica ma per spesa per interesse.

Questo è il punto che voglio commentare oggi. L’aumento esponenziale del debito pubblico italiano è stato – negli ultimi 30 anni – non per l’aumento della spesa pubblica (come vogliono farvi credere) ma per l’aumento della spesa per interessi. Cioè avere creato un sistema nel quale noi dobbiamo indebitarsi presso un sistema di banche speculative private, farà divergere sempre di più le due curve. Non sarà possibile sostanzialmente ripagare il debito pubblico. Nessun debito pubblico è stato ripagato dal 1945 ad oggi nei Paesi occidentali. È tutto un colossale inganno. Quello che serve è pagare gli interessi speculativi non dovuti a un sistema di banche private, perché questo è il gioco: sfruttare le famiglie e imprese per arricchire il sistema finanziario.

Capiamo quindi che da 30 anni ci ripropongono sempre la medesima ricetta e cioè: su tutti i giornali neoliberisti, su tutte le fonti di informazione, praticamente la totalità o quasi, bisogna tagliare la spesa pubblica, tagliare lo Stato sprecone e fare la lotta all’evasore fiscale che è, di fatto, il piccolo imprenditore.

Questa colossale menzogna da 30 anni sta facendo esplodere – e non poteva essere diversamente – il rapporto debito-PIL, perché tu stai martoriando il PIL. L’Italia non riesce più a crescere perché abbiamo sbagliato completamente la politica economica, bisogna alzare la spesa pubblica, fare investimenti, creare posti di lavoro, fare l’opposto di quello che vi stanno raccontando. Ma per fare tutto questo bisogna usare una parola tabù: sovranità monetaria.

Malvezzi​ Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi