Si sa, il periodo che precede qualsiasi tornata elettorale del nostro Paese è sempre zeppo di trappole e agguati. Niente di male seguendo il principio che in politica tutto è concesso. Qualcosa da contestare, invece, se a innescare un circolo vizioso per mettere alla berlina l’avversario è il sistema mediatico: proprio quello che dovrebbe essere terzo e garantire il più ampio pluralismo.

Così accade che la principale divisione delle testate giornalistiche in Italia è tra destra e sinistra anziché tra corretta o scorretta informazione. Un’evidenza palesatasi anche in questo periodo di avvicinamento alle prossime elezioni a sindaco di Roma, in programma in autunno come tutte le altre amministrative.

Particolare è la vicenda che vede per protagonista il professor Enrico Michetti, oggetto di accuse e attacchi mediatici ancor prima di essere effettivamente candidato a sindaco da parte del centrodestra. E ora che l’avvocato ha ottenuto l’ufficialità della discesa in campo, il gioco non sembra essere cambiato. “Io sento le interviste che gli fanno – ha detto in diretta Fabio DurantiGli fanno tutte domande stupide, cercano di metterlo in difficoltà”. Una pratica che Duranti ha escluso possa essere attuata ai microfoni di Radio Radio per tutti i concorrenti in lizza per Campidoglio. Anzi, ha aggiunto: “Oggi Radio Radio ha il dovere di concedere il medesimo spazio del professor Michetti a tutti gli altri candidati. E questo noi lo faremo, lo promuoveremo, manderemo messaggi alle forze politiche”.

Ecco l’intervento di Fabio Duranti a Un Giorno Speciale, con Francesco Vergovich.